I SOLDI DELLA NUOVA MAFIA? «Gestiti dalla moglie dell’ex governatore del Benin». Dall’Italia partono contanti occultati nei container

carabinieri dda

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Basta leggere i rapporti semestrali della Dia per capire che le mafie (da tanti anni) non hanno confini: Cosa nostra, Ndrangheta, Camorra e Clan dei Casalesi fanno affari ovunque, in Italia e fuori dall’Italia.

Oltre a queste organizzazioni malavitose autoctone, però, il Bel paese deve difendersi anche da altre compagini criminali estere, che, pericolosamente, si stanno radicando sul territorio nazionale. E tra queste c’è il feroce gruppo degli Eye, di matrice nigeriana (CLICCA QUI PER LEGGERE) che abbiamo già trattato in diversi articoli , riportando interessanti testimonianze di ex affiliati e infiltrati, raccolte in una recente ordinanza, firmata dal gip Vincenzo Alabiso, capaci di diescrivere dall’interno le dinamiche della  nuova mafia africana.

L’elemento  che attesta la potenza malavitosa degli Eye, che rende loro dei mafiosi di primo livello, è la diffusione internazionale.

“Le attività delittuose del gruppo hanno origine in Nigeria […]. Uno dei capi si chiama Colbet, il quale si sposta tra la Nigeria e il Ghana e si occupa della tratta di essere umani dalla Nigeria all’Europa. […] L’organizzazione ha riferimenti in quasi tutti i paesi europei.”

A parlare è Christopher Schule, infiltrato per diversi anni negli Eye (CLICCA QUI PER LEGGERE LA SUA STORIA) per poi diventare fonte preziosa degli investigatori italiani.

“In Spagna, - ha raccontato il collaboratore alla Dda di Napoli, -  vi è un uomo che si chiama Erik Anini, che si occupa del traffico di droga e della tratta di esseri umani […]. Relativamente ai referenti in Olanda, cito tale Osas. […] In Francia opera tale Wofa, il cui nome è Yacub Seidu: è un grande trafficante e un capo degli Eye e si sposta periodicamente dalla Francia all’Italia. […]Ho appreso che anche in Danimarca e nel Regno Unito vi è un referente degli Eye, che però non conosco.”

Chi fa mafia lo fa per soldi. E’ la moneta che spinge ad uccidere, a trafficare droga ed essere umani. Dove vanno i quattrini guadagnati illecitamente da questa organizzazione nigeriana? “Che io sappia, - ha riferito Schule, - il denaro si manda in Nigeria, nello stato del Benin, nella città di Sacumba, ove viene recapitato ad una donna che si chiama Aymah, moglie dell’ex governatore del Benin, di nome Adebayor. La donna regge il gruppo degli Eye e gestisce la contabilità, reimpiega il denaro a vantaggio degli associati in Africa, soprattutto in beni immobili. Il denaro si manda tramite il circuito illegale di Wester Union, per il quale si paga una commissione di 5 euro ogni 10 euro da inviare. […] Quando facevo parte degli Eye, ricordo che il mio gruppo inviò 600 mila euro in Nigeria a questa donna, tale denaro venne mandato in contanti occultato all’interno di pneumatici stipati all’interno di un container di una ditta di trasporti di Salerno, gestita da tale Gigi.”

Probabilmente, nonostante gli sforzi,  non si ha ancora reale contezza della pericolosità del gruppo: hanno forza militare, sono organizzati, hanno potenza economica, sono disposti a mettere a rischio la loro vita per le attività illecite che conducono.

Serve intervenire con immediatezza (proprio come sta agendo la Dda), prima che l’ennesima mafia si inserisca visceralmente in un paese che di mafie ha piene le scatole.

Giuseppe Tallino