La giunta, senza Antropoli, per evitare l’eccessivo ricorso all’anticipazione di cassa, decide di attingere ai fondi vincolati

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C’era una convinzione diffusa, qualche tempo fa, riguardante l’impossibilità, per un’amministrazione, di distrarre (forse il termine non è correttissimo) fondi, cioè prendere soldi vincolati per una determinata questione ed adoperarli per altro. Questa procedura, invece,  è ammessa: è possibile eseguirla  ad inizio anno e a fine esercizio finanziario AI SENSI DELL’ART. 195 DEL D.LGS. N. 267/2000.

L’elemento importante è che quando si fanno i conti tutto torna apposto, come era prima.

Anche il comune di Capua, con la delibera n°26, votata dal vicesindaco Ferraro e dagli assessori Lima, Cembalo e Salzillo (erano assenti il sindaco e la professoressa Capriglione), ha deciso di utiliare “entrate a specifica destinazione per il pagamento di spese correnti”, per evitare “il più possibile il ricorso all’anticipazione di tesoreria”, che è stata prevista, nel dicembre dell’anno scorso, per un importo massimo di €. 3.682.362,42.

I fondi vincolati in cassa alla data del 1° gennaio 2016,  ai quali può attingere il comune, sono € 171.917,99.

Giuseppe Tallino