Arte e solidarietà: Giovanni Izzo, ‘Il poeta della Domiziana’

giovanni izzo

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Ancora una volta protagonista di un documentario-denuncia, il fotografo Giovanni Izzo. Fotografo di fama internazionale che lega la sua arte a uno sguardo attento al territorio in cui lavora e che da sempre cerca di sottoporre all'attenzione di quanti potrebbero intervenire per porre rimedio alla brutalità con cui lo si depaupera. Continua a denunciare, Giovanni Izzo, il degrado in cui vivono -si fa per dire- gli immigrati che popolano la Domiziana, le cui strade percorre quotidianamente soprattutto per portare aiuti materiali agli 'invisibili'.

La sua parte la fa non solo artisticamente, ma anche portando avanti le sue battaglie sociali: la settimana scorsa il suo nome è tornato a Quarta Repubblica collaborando a un servizio di Francesco Fossa sul lavoro encomiabile che stanno portando avanti gli operatori sanitari, volontari in un progetto realizzato a Castel Volturno, territorio critico e devastato dalla violenza. Sono i volontari di OSNM, Operatori Sanitari nel Mondo, che hanno aperto circa tre mesi fa un ambulatorio per prestare assistenza sanitaria a quanti non hanno modo né possibilità di accedere al sistema sanitario nazionale. Un impegno encomiabile, il loro, che ha spinto il Ministro della Salute Roberto Speranza a un incontro con il presidente Claudio Scatola. Tra i soci non poteva mancare Giovanni Izzo che con la sua disponibilità e la sua umanità si contraddistingue, senza ripensamenti, portando il proprio contributo in progetti di solidarietà.

ImmagineDopo il documentario 'Plastic war' che ha puntato i riflettori su Castel Volturno quale ricettacolo di plastica rigettata dal mare e riversata nelle strade e nelle abitazioni del Comune casertano, forse proprio grazie alle denunce e al lavoro di Izzo, qualcosa sembra essere cambiato sul territorio.

Francesco Fossa descrive nel documentario 'Mediterraneo' le emozioni che suscitano le fotografie di Giovanni Izzo che definisce "Il poeta della domiziana; gli scatti di Giovanni raccontano oltre lo stereotipo dei neri che ci hanno invaso, nelle sue fotografie non c è degrado ma poesia neo realista: ogni foto una storia potente, ogni storia una sceneggiatura a cui sta attingendo avidamente il cinema. Giovanni Izzo racconta quel che vede, traduce in scatti quello che non sanno più vedere i professionisti dell informazione".

Tutto questo mentre al Festival del Cinema di Venezia, per la presentazione del 'Cinema di Castel Volturno', ci si è avvalsi di una sua fotografia come sfondo.

L'impegno di Izzo nel sociale non gli fa certo trascurare il 'suo' lavoro, quello di fotografo matrimonialista, lavoro in cui si ritrova la professionalità e la sensibilità che accompagnano il suo sguardo che sa andare al di là di ciò che ha davanti all'obiettivo, riuscendo a inserire nel mirino ciò che "è invisibile agli occhi" (Antoine de Saint-Exupéry).

Dall'ambulatorio di via M. Serao è scattato un campanello di allarme: tanti i casi di242330670_177222401220467_7996632428290962053_n HIV, un problema che i volontari stanno cercando di tamponare offrendo il proprio contributo e per il quale chiedono aiuto anche alle istituzioni locali e nazionali per intervenire prima che la malattia dilaghi oltremisura. Al loro grido di allarme ha risposto in modo generoso l'ospedale 'Cotugno' di Napoli che si è reso disponibile con un'importante collaborazione, ma è purtroppo ancora poco...

Tra le tante iniziative promosse dai volontari dell'ambulatorio di Castel Volturno, l'appello ad aderire alla giornata dedicata alla raccolta di sangue in collaborazione con l'AVIS organizzata per il 7 Ottobre p.v..

Un invito rivolto a tutti i donatori di sangue:
"Il 7 ottobre 2021 dalle ore 15.30 alle ore 19.30 presso l'ambulatorio di via Matilde Serao, 10.
OGNI PICCOLO GESTO FA LA DIFFERENZA!!"