Somatopsichica, se ne è parlato a Grazzanise

20171012_183931_resized

  • Stampa
  • Condividi

Seminario di somatopsichica , pochi giorni fa, a cura del dott. Gino Tritto, esperto già noto a Grazzanise, dove i suoi interventi sono seguiti sempre con molto interesse.

Il seminario è stato l’evento inaugurale della sede di via Eufemia dove la dott.ssa Tania Parente ha accolto gli ospiti in un ambiente appropriato ed impreziosito da particolari che sottolineano la cura con cui la sala è stata preparata.

Il saluto da parte della padrona di casa è stato breve ma significativo riuscendo a tratteggiare con pochi passaggi la finalità dell’incontro. Gli scopi del seminario sono stati evidenziati ulteriormente dalla Dirigente Scolastica, dott.ssa Roberta Di Iorio, che ha accennato alle relazioni tra le persone che spesso si pongono in atteggiamenti guardinghi nei confronti degli interlocutori e suggerendo, quindi, la necessità della comunicazione: aiutare a capire, ma soprattutto a capirsi, facendo leva sull’umiltà che non può prescindere dalle competenze e dalla volontà di crescere.

Da questi spunti è partita la relazione del dott. Tritto che ha rilevato la differenza tra parole ‘piene’ e ‘vuote’ e come e quanto sia importante ‘riempire’ quelle vuote andando ad assorbire da noi stessi, dal nostro interiore, un mondo inesauribile che bisogna difendere per poter rimanere con noi stessi il più possibile, cercando di prendere da qui ciò di cui abbiamo realmente bisogno: la felicità, la serenità, il benessere.

Star bene con se stessi per star bene con gli altri: ‘alzarsi’ per vedere dall’alto le situazioni in cui ci si ritrova piuttosto che farsi prendere dalle stesse. Lavorare su se stessi; dedicare a se stessi sempre il tempo necessario. Avere, prendere, il coraggio di credere in se stessi, nelle proprie potenzialità e capacità; riappropriarsi della propria storia (e qui una parentesi esemplare e trascinante sulla grandezza dell’Italia e del Sud, della Gente del Sud che non è seconda a nessuno: musica, letteratura, moda, agricoltura, cibo, luoghi, opere artistiche, scoperte scientifiche,… un elenco infinito in cui primeggia l’estro degli italiani, un elenco che fa rialzare il capo, ma ‘bisogna sentirlo nel sangue l’essere italiani, come l’essere del Sud. I barbari distruggevano e distruggono, i romani combattevano e costruivano’, da questi dati storici bisogna trarre la forza di costruire, di realizzare, di recuperare la creatività che ha contraddistinto i meridionali). Un invito a riscoprire quanto di bello ci sta intorno, quanto di meraviglioso sta in noi…

Una semplice chiacchierata che lancia il seme per una ri/scoperta di se stessi, della forza interiore che è presente in ciascun Uomo, che invita a riprendere slancio attraverso le competenze di ognuno. Il peso del legame tra l’ambiente e le persone; il rapporto tra educatori ed allievi; la differenza tra insegnante ed educatore per trarre il meglio da ognuno, riscoprendo la capacità di ascoltare, ma farlo a 360 gradi, senza fermarsi alle parole. Il nesso degli organi con il cervello, e quindi l’ambiente circostante, per comprendere i propri errori; accettarsi; volersi bene; star bene per far star bene: se noi stiamo bene, chi ci sta accanto può percepire solo effetti positivi, ma bisogna ricordare che si è canali diretti tra la terra, su cui poggiamo i piedi, e ciò che si trova sopra di noi; bisogna stare in asse, in equilibrio, rimanendo fortemente in contatto con le nostre radici.

Le considerazioni del dott. Tritto nascono dalla sua formazione professionale ed umana che lo hanno indotto a strutturare l’organizzazione EDEN, Ente Di Educazione Naturale, che propone programmi formativi finalizzati, tra l’altro, alla riqualificazione della vita ed potenziamento dell’autostima. Le condizioni per poter star bene e meglio, dice l’esperto, ‘sono già dentro di noi (…), seppellite dai fatti della vita’; per farle uscire fuori bastano delle semplici tecniche che vengono spiegate in appositi corsi.

Redazione Tribuna24