Saluto a mamma, il ricordo del Dott. Tiziano Izzo

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Anna Giusti, moglie di Mario Izzo e mamma del Prof. Tiziano Izzo e di Natascia e Dario, è deceduta dopo un periodo di grave sofferenza.

Si erano conosciuti con Mario nella "Radio Basso Volturno", poi l'innamoramento e il fidanzamento grazie anche alla mediazione di Mario Mannillo e Angelina Paoletta. Un matrimonio bello ma segnato da diverse difficoltà che Anna ha affrontato come una combattente con la gioia di essere madre e con la naturale emancipazione di donna di sinistra, attivista politica e sindacale, operaia energica ma con formazione umanistica e cristiana che le proveniva dalla famiglia Giusti, dai numerosa e di sani principi così com'era la madre Alessandra Perillo, donna di fede, educatrice di altri tempi e lavoratrice instancabile che ad Anna ha trasmesso la sua indole.

Le persone più avanti negli anni ricorderanno tutta la macchina di solidarietà che Anna ha fatto partire per la secondogenita Natascia, per salvarla dalla Talassemia e affrontare un Trapianto di Midollo a Pesaro dal prof. Lucarelli, riuscito anche grazie alle scelte, allora coraggiose, di Anna e Mario quando la medicina cominciava ad affacciarsi a questo tipo di interventi e ancora erano in fase di sperimentazione.

Tutti conoscono in paese il figlio Tiziano Izzo, dapprima seminarista e poi insegnante di Religione alle Superiori a Milano, cultore di Teologia e appassionato esperto di Storia locale e pietà popolare, una delle anime della Chiesa cattolica locale e della vita culturale e associativa grazzanisana.

Ecco come la ricorda:

< "Negli anni della mia formazione mi ha sempre sostenuto e ha ritrovato la fede grazie anche alla mia testimonianza ma soprattutto perché tra i miei libri aveva conosciuto Santa Teresina, Santa Faustina con i loro diari, Chiara Luce Badano e aveva ritrovato Chiara Lubich.

Quel suo animare il rosario e la coroncina della Divina misericordia che cantava ogni giorno interrompendo la routine familiare e in Chiesa...

La dolcezza di una donna che si è annientata per il marito e i figli, per me e la mia salute. Ha dato tutta se stessa per i poveri del Terzo Mondo e di Padre Jean Crisostome del Madagascar e poi gli immigrati, che bussavano a casa recandosi invalida anche a Roma, in Ambasciata, per regolarizzare bambini di India e Bielorussia. Passava Gesù, diceva, e i miei facevano fermare a mangiare chiunque come Sony di Castelvolturno o Egidio di Napoli.

Una pazienza immensa nei tuoi ultimi anni di calvario dove volevi solo affetto e coccole e dove risolvevi ogni problema con un'apertura mentale sulle grandi questioni politiche ed ecclesiali. Avevi il dono della lettura dei cuori. Dicevi sempre nel tuo dolore la frase di Isaia: "Hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa">.

8a62caeb-3859-44f6-a87e-60f2ad59220dAnna Giusti è stata, seppur silenziosamente, la macchina di tantissime relazioni di solidarietà dapprima verso i poveri e gli ultimi, come anche verso i giovani schiavi della droga; sostenendo il marito Mario nel suo attivismo sociale e radiofonico e in eventi come la venuta di Pierangelo Bertoli a Grazzanise dopo alcune polemiche divisive e dove ha prevalso il senso dell'arte e dell'impegno civile.

Gli ultimi anni ritirati e dedicati alla lettura e alla preghiera assidua e costante con l'inseparabile sorella Suor Alessandra Angela Giusti delle Francescane dei sacri Cuori di Capua a cui Anna era legata quasi come un'associata. E proprio Suor Alessandra, con Natascia e il generoso e maturo figlio Dario, esempio di educazione, disponibilità e cura amorevole dei genitori, si sono occupati di Anna insieme al figlioccio Antonio Raucci da Cervinara, le sorelle e gli amati nipoti e le amiche sincere Mena Petrella, Giovanna Pezzera, Lucia Petrella, Lina Cantiello, Maria Zampone, Augusta Parente, Simona Parente e gli amici del gruppo del Ricordo ma anche gli amatissimi Nicola Tessitore e Filomena Narni che hanno aiutato Anna come fratelli rendendosi presenti con don Giovanni Corcione, Don Valerio Lucca e il grande amico di famiglia don Gianni Branco nei vari momenti di sofferenza della famiglia Izzo e di Anna Giusti.

Don Giovanni e la comunità di San Giovanni Battista, soprattutto, con i Ministranti erano la preghiera costante di Anna perché sapeva essere la famiglia del Figlio Tiziano, insieme ai Templari dell'Ordine Sovrano Militare del Tempio di Jerusalem e ai colleghi docenti del 'Levi' di Bollate e del 'Boccioni' di Milano che attraverso la Dirigente Stefania Giacalone si sono resi presenti in questo momento di dolore.

La rete di relazioni costruita è stata ereditata dal figlio Tiziano durante il Covid, con la fondazione della Comunità nazionale degli insegnanti di Religione all'Opera per una Chiesa in Uscita che in questi anni, con la collaborazione della Scienziata Nicoletta Degli Innocenti e infine con la Professoressa Brunella De Carlo e con Licia, Rossella, Gaspare, Rosalba e Filomena, hanno sostenuto il figlio dandogli la possibilità di essere accanto alla madre e i suoi alunni, soprattutto quelli del Volontariato, hanno dedicato la giornata di ieri a sua madre.

Unanime il cordoglio dell'associazionismo locale, delle corali religiose e del Bar Teo, dell'AC di Santa Maria la Fossa, degli accollatori di San Martino di Brezza e di tantissimi abitanti dei Mazzoni, di Capua e da Cervinara.

Una vita sofferta ma carica di significato, amore e intrisa di testimonianza civile e cristiana quella di Anna Giusti, colonna di due famiglie per bene di Grazzanise e Santa Maria la Fossa.

r.t.24