Premio ‘Ape d’oro’ al ‘Miele di millefiori’ dell’apicoltore grazzanisano Emilio Raimondo
(giovanna pezzera) Il governo vuole incentivare i giovani a rimanere al sud, ma quelli che già ci sono, e che amano il territorio, non solo non hanno intenzione di andar via accontentandosi di ciò che riescono a trovare, ma addirittura lo esaltano con progetti che rappresentano dei veri e propri gesti d’amore per una zona, quella di Terra di Lavoro, sin troppo maltrattata.
Se Caserta è tra le ultime città vivibili, la Provincia intera è un continuo pullulare di iniziative e di eventi finalizzati a far sì che torni ad essere Terra di Lavoro e non più di degrado e di camorra: c’è chi preferisce vivere di espedienti, furti, spaccio, truffe, ma c’è anche chi il territorio lo rispetta ed educato con sani principi ed alti valori si dedica con passione a nuovi esperimenti.
E’ il caso di Emilio Raimondo, giovane grazzanisano amante della natura, rispettoso dell’ambiente, persona educata e riservata, che parla come solo i saggi fanno: solo se necessario e questo rende la sua compagnia preziosa. Le sue grandi disponibilità e pazienza avranno sicuramente determinato il suo appassionarsi all’apicoltura che sul territorio comunale conta, forse, appena un paio di persone dedite a tale attività.
Emilio da un anno circa ha cominciato ad allevare api da miele e, dopo le prime difficoltà, sebbene con un numero limitato di arnie, ha deciso di presentare il miele da lui prodotto ad un concorso la cui manifestazione di premiazione si è svolta il 25 novembre presso la “Masseria delle Sorgenti Ferrarelle” a Riardo (CE). Alla prima edizione del concorso ‘Mieli di Terra di Lavoro’, organizzato dalla Associazione ‘Api e Biodiversità di Terra di Lavoro’, presidente Antonio de Matteo, sono stati presentati 61 campioni di miele per diverse categorie. Con la manifestazione, dedicata alla memoria di Gianni Lisi, si è inteso valorizzare e premiare i mieli prodotti dagli apicoltori del territorio.
Al miele di Emilio Raimondo, apicoltore di Grazzanise, è stata assegnata un’Ape d’oro per la categoria ‘Miele di Millefiori’, la cui ‘produzione avviene a partire dal nettare di fiori di piante svariate, sia spontanee, che coltivate, che ornamentali. Le caratteristiche del prodotto sono perciò variabili a secondo delle diverse zone geografiche e del periodo di produzione in funzione delle specie vegetali in fioritura da cui le api raccolgono il polline’.
A lui i complimenti non solo di quanti lo conoscono ed apprezzano, ma dell’intera comunità che, con il suo successo, vede incastrare un altro tassello per il riscatto della zona che merita di tornare ad essere punto di riferimento per il lavoro, lo sport, l’arte, le professionalità che abbondano nonostante le difficoltà che avvolgono un territorio in cui tanti giovani imprenditori, senza lasciarsi spaventare, investono sulle tradizioni e la capacità di ricavare da quanto ci circonda il meglio, le eccellenze che, come il miele di Emilio, possono far parlare in positivo di Terra di Lavoro e di Caserta.
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