I genitori degli scolari di Brezza in caserma per un nuovo esposto

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Stamattina i rappresentanti dei genitori degli scolari del plesso di Brezza hanno consegnato in caserma un esposto, successivamente protocollato in Comune, in cui hanno elencato quanto disatteso dagli incontri avuti fino ad oggi con gli amministratori.

Era novembre 2016 quando gli stessi,  chiedendo a gran voce l’intervento del Comune per sanare il problema riscaldamento, si erano recati in caserma invocando l’appoggio dei Carabinieri.  In quella occasione si attuò, quale provvedimento alternativo, l’installazione di climatizzatori nelle aule perché la caldaia per il riscaldamento era stata rimossa e non risistemata per tempo.

Intervennero anche i Vigili del Fuoco e dalle indicazioni scaturite dal sopralluogo effettuato si era optato per i doppi turni in quanto non potevano essere presenti nella struttura, contemporaneamente, più di cento unità. In una conferenza stampa il sindaco aveva annunciato che, potendo usufruire di una proroga sulla tempistica per realizzare quanto dai Vigili verbalizzato, ed avendo la possibilità di utilizzare un finanziamento ottenuto dai commissari straordinari finalizzato alle scuole, di 180.000,00 euro, entro la fine di dicembre sarebbe stata pronta la SCIA per la messa in sicurezza dei plessi scolastici.

Ad oggi però, stando a quanto riferito dai genitori, nulla è stato fatto, se non la richiesta di un’ulteriore proroga. Il vice sindaco Vaio, con delega all’edilizia scolastica, aveva, nei giorni scorsi, avuto un confronto con i genitori brezzani ed aveva assicurato disponibilità e piena fattibilità degli interventi necessari, cosa che ha ribadito anche ieri. Vaio ha infatti assicurato che ‘appena ci sarà la presenza di un responsabile per l’area tecnica, si provvederà agli interventi per il plesso di Brezza’ ma alcuni genitori fanno appello ad un passaggio del presidente del consiglio, Teresa Cerchiello, che nel suo intervento nel consiglio comunale dell’altro giorno, a proposito del decreto di nomina all’arch. Malena per quattro giorni, necessario per un intervento al depuratore della frazione, aveva chiesto: “Perché se la nomina è stata fatta per l’emergenza sul depuratore, emergenza non era anche l’installazione della scala antincendio alla scuola di Brezza, il cui termine dato per la messa in sicurezza dell’istituto era il 31/12/2016? I bambini, i docenti, il personale ATA, le stesse famiglie sono costretti, con enormi sacrifici, a fare i doppi turni. È insopportabile la situazione che stanno vivendo”.

I genitori, in effetti, insistono proprio su questo: le abitudini e la quotidianità dell’intera collettività sono stravolte e purtroppo non si sa fino a quando bisognerà andare avanti con i doppi turni. A ciò si aggiunge un altro problema: potrebbero esserci difficoltà, da parte dell’istituzione scolastica, ad accettare le iscrizioni per il nuovo anno scolastico perché con la postilla delle cento unità totali all’interno dell’edificio scolastico, non si sa se saranno accettate tutte le iscrizioni ed in molti stanno considerando di iscrivere i propri figli altrove riducendo, in tal modo, la popolazione scolastica della frazione.

gp