TUTTI I NOMI. Euro per euro i soldi, secondo la Procura, illecitamente intascati da 13 dipendenti del Cub

Scialdone

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Tra gli atti finiti nella mega inchiesta sul Cub, coordinata dalla pm Antonella Cantiello, c’è anche la delibera n° 89 del 2009, emessa da Enrico Parente, “in qualità di Presidente” del Consorzio, attraverso la quale “attribuiva ai beneficiari somme senza alcun titolo e con la mera giustificazione di retribuzione ‘una tantum’, che non trova, - spiega la Procura nell’avviso di conclusione indagine, - alcun presupposto normativo e/o contrattuale e così cosentiva” che alcuni soggetti si appropriassero, secondo la tesi dell’accusa, “di somme dell’Ente”.

L’elenco dei beneficiari, con le relative somme incassate è lungo. Mettetevi comodi.

Iniziamo, seguendo l’ordine del documento firmato dal Pm, con Annamaria Del Vecchio, alla quale “[…] veniva attribuita un’indennità di 1500 euro, arretrati dal mese di maggio 7 mila 500 euro, arretrati per differenza retributiva 4 mila 991 euro.”

Andiamo avanti. A Giuseppina Flagiello Pennacchi, come per la Del Vecchio, “oltre alla retribuzione, veniva attribuita un’indennità […] di 1500 euro, arretrati dal mese di maggio 7500 euro, arretrati per differenza retributiva 4 mila 991 euro”.

Sempre 1500 euro la cifra elargita pure ad Antonio Gravino (deceduto), al quale vanno “arretrati dal mese di agosto per 3 mila euro” e “arretrati per differenza retributiva 1493,92 euro”.

“Ad Angelina Zeoili, oltre alla retribuzione, - scrive la Cantiello, - veniva attribuita un’indennità […] di 750 euro, arretrati dal mese di giugno 2009 per 3 mila euro” e 1493 euro per “arretrati per differenza retributiva”

Continuiamo a scorrere la lista. “Ad Elpidio Maisto, oltre alla retribuzione, veniva attribuita un’indennità […] di 750 euro” e “arretrati dal mese di giungo 3 mila euro”.

Sempre 750 euro, segnala il magistrato di S.Maria, la somma data a Raffaele De Rosa e ad Antonio Pregnolato  con la delibera n°89 firmata da Parente. A questi quattrini vanno annessi, per entrambi i lavoratori, “arretrati dal mese di agosto 3 mila euro”.

Sale, invece, a 1500 euro  l’indennità, scaturita sempre dall’atto n°89, data a Francesco Raucci. Stesso denaro intascato anche da Anthony Scialdone, che, stando agli atti dell’autorità giudiziaria, ha ottenuto 7 mila 500 euro di arretrati dal mese di maggio.

A Raffale Serpico, mentre “veniva attribuita un’indennità […] per arretrati dal mese di agosto di 3 mila euro”

Pure il notissimo Antonio Scialdone è nell’elenco dei beneficiari indagati dal pubblico ministero Cantiello. Scialdone ha avuto accesso all’indennità “di 1500 euro, 7500 euro di arretrati dal mese di maggio, straordinario notturno  2 mila 609 euro e straordinario diurno 6 mila 822 euro.”

Concludiamo con Isidoro Perrota, che ha preso “arretrati dal mese di maggio di 7 mila 500 euro”, e c Orlando Di Lillo, al quale sono andati 750 euro di indennità, “arretrati dal mese di giungo 3000 euro, importo una tantum 1500 euro” e indennità per “differenza arretrato di 1927 euro”.

Enrico Parente e i 13 beneficiati sono indagati tutti, dalla Procura della Repubblica di S.Maria, di peculato.

Giuseppe Tallino