SARÀ UN TERREMOTO (?). La rete di «insospettabili» che ha coperto il boss e gli incontri con politici di spessore

palazzo di giustizia

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C’è ancora un mondo da scoprire. Non ci riferiamo alle investigazioni geografiche, ma a quelle giudiziarie, da circoscrivere intorno a  Michele Zagaria ed alla sua lunga latitanza.

L’ex vivandiere del boss di Casapesenna (CLICCA QUI PER LEGGERE), infatti, nel novembre di due anni fa, all’inizio della sua collaborazione con la giustizia, ha sgranato l’ermetico sistema di copertura dell’ex primula rossa del Clan.

Parte delle sue informazioni, condivise con gli inquirenti, sono contenute nelle recenti ordinanze di custodie cautelari, emesse dai gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda. Leggere questi stralci di verbale, però, significa imbattersi anche in diversi elementi non svelati dall’autorità giudiziaria.

Abbiamo spiegato zagariain tantissime occasioni il perché di tale atteggiamento assunto dagli inquirenti (CLICCA QUI): l’antimafia procede gradualmente, con i piedi ben saldi a terra, e rivela solo il necessario in relazione all’oggetto dell’inchiesta che conclude con la richiesta di arresti. Se copre un nome, una circostanza con “omissis” è perché in pentola bolle tanto altro e finalmente, prima o poi, la lista degli interrogativi scomodi sull’incidenza della fazione Zagaria nella politica e sulle coperture che hanno consentito al boss anni di clandestinità subirà una decisiva sfoltita.

La rete di copertura del latitante Michele Zagaria, - ha dichiarato Restina, - era particolarmente sofisticata e coinvolgeva anche una serie di persone all’apparenza insospettabili…omissis… Posso dire con certezza che si trattava di una rete informativa molto affidata e rodata che lavorava praticamente con frequenza quotidiana. Altre funzioni svolgevano poi anche Attilio Pellegrino e Masimiliano Caterino, detto ‘o mastrone. …omissis…”

Ed anche in questo brano, contenuto nell’ordinanza ‘Jambo’, accanto agli ormai noti e pentiti Pellegrino e Caterino ci sono figure sulle quali la Dda, verosimilmente, sta indagando. Un altro capitolo che, potenzialmente, potrà dare uno scossone alla provincia di Terra di Lavoro, riguarda gli eletti dal popolo per amministrare la cosa pubblica (CLICCA QUI PER LEGGERE).

“Quanto ad ulteriori soggetti operanti in politica ricordo, - ha proseguito l’ex vivandiere. - che assai spesso si faceva da parte dei fratelli Zagaria il nome di …OMISSIS… e anche quello di …OMISSIS….. Preciso che, mentre di …OMISSIS…. se ne parlava in quanto era un politico che aveva una certa influenza in provincia di Caserta, per cui il gruppo Zagaria doveva necessariamente avere rapporti con il partito e la corrente  di quest’uomo politico viceversa ho avuto la netta sensazione che Michele Zagaria si sia proprio incontrato o dovesse incontrarsi con ….OMISSIS…”.

E quando tutti gli omissis saranno sostituiti dai nomi e cognomi, a quel punto, la geografia politica e imprenditoriale di mezza Campania, rischierà di non essere mai più come prima.

Giuseppe Tallino