Il Carmelo grazzanisano

0be2b583-eec8-4a6b-b203-ec51842e5ae0

  • Stampa
  • Condividi

Domenica 16 Luglio si rinnoverà la festività religiosa della Madonna del Carmine la cui antica immagine è custodita nella Chiesa Madre di Grazzanise, voluta centinaia di anni fa dalla famiglia Izzo di via Nazario Sauro davanti alla cui abitazione si trova la prima di una serie di edicole votive che caratterizzano il nostro paese e che imitano l'immagine della Madonna del Carmine maggiore di Piazza Mercato a Napoli la quale si dice essere arrivata direttamente dalla Valle del Monte Carmelo in Palestina durante le incursioni musulmane.

Le immagini grazzanisane, due delle quali in via Nazario Sauro e una in via Emiliana sono chiamate "Bruna" proprio come la Madonna napoletana di origine palestinese.

Esse hanno la caratteristica che il bambino abbraccia il collo di Maria la quale sulla spalla ha la stella Maris perché arrivata dal Mare in Italia e perché guida dei pellegrini, dei marinai e dei credenti.

 A sx, Madonna del Carmine, ('800) in via emiliana

A dx, Madonna del Carmine, Via Nazario Sauro, famiglia Leuci 1927

dbcdf614-dabb-4196-b38c-ff116cc4864e (1)                                  e9edbf35-6b37-40fe-84cf-fc6b2755c4daI colori sono i soliti rosso o rosaceo che indicano la natura umana di Gesù che si è incarnato in Maria e il celeste per la natura divina.

Inoltre la Madonna in esse ha in mano due pezzetti di stoffa detti abitino o scapolare perché secondo la tradizione la Beata Vergine avrebbe promesso al generale dell'ordine degli eremiti carmelitani San Simone Stock che coloro i quali avrebbero indossato questo segno di appartenenza a Cristo avrebbero rinnovato i loro impegni battesimali e si sarebbero uniti al Signore in Paradiso il Sabato dopo la morte.

A Grazzanise infatti il mercoledì e il Sabato le famiglie carmelitane: Izzo, Madonna, Pantalone e tutti i devoti digiunavano in onore della Madonna del Carmine e recitavano le cosiddette poste carmelitane.

A sx Statua settecentesca della Chiesa madre di Grazzanise voluta dalla famiglia Izzo Giovanni

A dx Madonna del Carmine, famiglia Izzo via Nazario Sauro 1931

26ed3bad-70f0-4616-8b36-c70f6b52b3ae 5adcf995-b897-47d8-908f-f62144dc7073

A Metà degli anni settanta la Famiglia Angelo Cirillo e Agnese Gravante fece erigere una grande edicola alla Madonna del Carmine. Era il 24 Ottobre 1975. In essa è rappresentata proprio una Madonna del Carmelo con tutti i crismi di questa iconografia.

La tradizione poi passò al figlio Antonio Cirillo con la moglie Carolina Cantiello e ai suoi eredi fedeli che curano la perla mariana di via San Michele davanti alla quale ogni processione si ferma e che ha visto nascere la vocazione di don Antonio Palazzo nato accanto alla cappelletta e piangere e fermarsi famiglie, mamme, sposi, giovani, anziani, ammalati e persino musulmani.

Da quasi 50 anni ogni anno viene celebrata la messa e nel corso degli anni sono state fatte veglie, rosari e fiaccolate davvero emozionanti.

Quest'anno, capitando la festa di Domenica, ci sarà una solenne veglia con canti popolari ad opera dei Ministranti il 16 sera alle ore 21.00 in via San Michele e il 18 Luglio alle 17.30 sempre alla Madonnina la Santa Messa voluta dalla famiglia Cirillo e dai devotissimi abitanti del rione a cui parteciperanno come sempre fedeli da tutto il paese e che sarà presieduta dal Parroco don Giovanni Corcione e animata dagli operatori pastorali e dai Ministranti che stanno svolgendo un servizio di recupero delle tradizioni locali.

La devozione carmelitana è un tesoro di spiritualità forte che non può esaurirsi in pie pratiche ma deve necessariamente portarci ad imitare Maria e a rinnovare la nostra adesione al Signore perché rivestiti dell'abito battesimale possiamo riconoscerlo nei poveri e nei sofferenti.

98af39ca-9b4c-45ae-950f-001a6091e316  661ac69f-714d-4eaf-be95-75a5f1c02fa9  28363510-9b03-460d-8a69-1f469178708d                    d4b00450-4362-4a0f-a9a0-077b2cff693e

Testo e foto di Tiziano Izzo