ORE 17,02 CAMORRA E CARBURANTI. Condanna in Appello per il fratello del boss Zagaria

Zagaria Gallo

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Ormai è noto che l'inchiesta ‘Carburanti’, che ha coinvolto i fratelli Cosentino (Antonio, Nicola e Giovanni), i germani Zagaria,  Maria Elena Stasi, Giovanni Damiano, Bruno Sorrentino, Vincenzo Schiavone, Enrico Reccia, Vincenzo Falconetti, Michele Sagliocchi e Giacomo Letizia, basata sulle indagine della Dda di Napoli, avviate nel 2011,  si è divisa in tre tronconi giudiziari, marciando con tre velocità diverse.

Divisione (e velocità diverse annesse) determinata dalla scelta Antonio e Pasquale Zagaria di preferire il rito abbreviato rispetto a quello ordinario, ora in svolgimento presso il tribunale di S.Maria C.V, selezionato dagli altri 11 imputati (CLICCA QUI PER LEGGERE) .

Dopo il verdetto di primo grado, in relazione a questa complessa vicenda, per i fratelli del boss di Casapesenna, è già arrivata anche la sentenza della Corte d’Appello di Napoli.

Dunque per Antonio e Pasquale Zagaria si è concluso il secondo grado di giudizio quando, invece, tutti gli altri inquisiti fisiologicamente si trovano ancora ad affrontare le battute iniziali del primo.

Lo scorso gennaio i giudici partenopei ridussero la pena da 8 a 6 anni per Antonio Zagaria (CLICCA QUI PER LEGGERE). Stamattina, invece, è arrivato un verdetto ancor più lieve per Pasquale Zagaria, difeso dall'avvocato Angelo Raucci, che è stato condannato ‘in continuato’ a 3 anni di reclusione.

L’entità non alta della pene va ricercata nell'accorpamento del reato contestatogli nell'ordinanza ‘Carburanti’ con un'altra sentenza passata in giudicato riguardante illeciti compiuti nel medesimo arco temporale con stesse modalità e per stessi fini.

Giuseppe Tallino