CAMORRA & GESTORI. Le casse del clan: un mondo da scoprire. Le incognite sui nuovi “amministratori”
Raffaele Venosa, appartenente ad una delle storiche famiglie del clan dei Casalesi, è stato carcerato dal 2004 all’agosto 2014, per poi essere nuovamente arrestato nel maggio 2015. Il ritorno nelle patrie galere hanno spinto l'affiliato a collaborare con la giustizia, decidendo, così, di mettere a disposizione dell’antimafia tutte le sue conoscenze criminali dell’organizzazione.
Nell’anno di libertà trascorso nell’agro aversano, prima di pentirsi, Venosa ha raccontato di aver trovato “il deserto”: il clan si era indebolito, le catture di Iovine e Zagaria avevano dato un duro colpo al sistema. “Forte della mia appartenenza alla famiglia Venosa” e delle “posizioni verticistiche” che essa aveva scalato, il collaboratore “decise di assumere il controllo […] dell’intero gruppo riconducibile al clan dei Casaelsi”.
Questa mossa, criminalmente ambiziosa, doveva essere messa in atto seguendo delle norme, delle regole. “Convocai, - ha precisato, infatti, il pentito, - presso la mia abitazione …omissis… e …omissis… i due mi confermarono che erano loro a gestire la cassa. Dissi a loro che da quel momento in poi si dovevano mettere da parte e che avrei provveduto io a fare gli stipendi e a gestire la cassa per conto del gruppo Schiavone e Venosa, mentre per gli Zagaria vi era un’autonoma cassa gestita da Filippo Capaldo ed analogamente la cassa del gruppo Bidognetti era gestita autonomamente da …omissis…”
Come già detto, lo scenario cristallizzato da Venosa risale al 2014: informazioni recenti, quindi, che attestano come la mafia casertana sia tutt'altro che finita. Rantola, ma c'è ancora.
Restano delle incognite (dovute agli omissis) su chi gestisce la cassa dei Bidognetti e chi, prima dell’avvento di Venosa, si occupasse del gruppo Schiavone. Resta da capire chi ha preso il posto di Capaldo. Chi ha sostituto il pentito Venosa. Domande al vaglio della Dda, che, con i suoi abili inquirenti, sicuramente darà delle risposte.
Giuseppe Tallino
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