FAIDA DI CAMORRA. Altra condanna pesantissima per Schiavone

Cantiello Schiavone Diana

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Era il marzo 1994. La camorra uccideva, il clan era in guerra e Gilberto Cecora fu una delle varie vittime di quella sanguinosa faida.

22 anni fa l'agro aversano fu teatro di un barbaro scontro di mafia tra il gruppo che faceva riferimento a Giuseppe  Quadrano, Sebastiano Caterino e Nunzio De Falco, e l’area fondata sull’asse Schiavone-Bidognetti.

Salvatore CANTIELLO,  detto “Carusiello”, Giuseppe DELL’AVERSANO, conosciuto anche come “Peppe ‘o diavolo”, Nicola PANARO  e  Sebastiano PANARO  sono già stati condannati in relazione all'omicidio Cecora (parente di Quadrano) a seguito di giudizio abbreviato, che ha riconosciuto anche al Comune di Casal di Principe, costituitosi parte civile, un indennizzo di 50 mila euro.

L’unico degli indagati che ha preferito il rito ordinario, invece, è stato Walter Schiavone, condannato ieri mattina dalla corte d’Assise del Tribunale di S.Maria all'ergastolo. condannando la richiesta della DDA di Napoli (PM Giordano).

Pochi giorni dopo l’assassinio di Cecora, il 19 marzo, don Giuseppe Diana veniva trucidato nella parrocchia San Nicola di Casal di Principe. Il movente del delitto è stato individuato proprio nel rifiuto opposto dal prelato di officiare il funerale della vittima di camorra.