CUB E TANT’ALTRO: i magistrati indagano anche su una nomina di consulente per il comune di Villa Literno

Nella foto Venditto e Fabozzi

  • Stampa
  • Condividi

Non solo Cub. Nella mega inchiesta della Procura di S.Maria (CLICCA QUI PER LEGGERE IL PRECEDENTE ARTICOLO) vengono contestati episodi  che riguardano anche il comune di Villa Literno.  Ed è proprio in questa circostanza che Enrico Fabozzi, ex sindaco dell'agro aversano, e Giuseppe Venditto, sono indagati per falso ideologico.

L’ex primo cittadino, infatti,  così sostiene il pubblico ministero, avrebbe attestato “falsamente l’esigenza di avvalersi delle prestazioni di Venditto, la qualificazione professionale del predetto (Venditto ndr)  e la necessità per gli enti di avvalersi di un soggetto esterno, senza che vi fosse alcuna necessità […] in quanto detti enti (il Cub ed il comune di Villa Literno ndr) erano già muniti di adeguate professionalità”.

I magistrati fanno riferimento a due incarichi. Il primo, datato maggio 2010, riguarda la nomina di “Consulente per l’urbanistica e lo sviluppo del comune di Villa Literno (con una retribuzione mensile di 2500 euro)”.  “Il Venditto, - scrive la pm Cantiello, - non effettuò nessuna attività connessa detto incarico fittizio, non possedendo, per altro, quelle competenze di alta specializzazione previste dal Tuel 267/’00."

Il secondo, invece, è collegato alla nomina del Venditto come dirigente responsabile dell’articolazione Caserta del Cub. Lo svolgimento di tale ruolo, affidato  da Fabozzi  (in qualità di presidente del Cub) con delibera 27 del 22 aprile 2009, consentiva a Giuseppe Venditto di intascare 150 mila euro lordi annui. Questo incarico, però, è considerato dall’accusa “senza mansioni specifiche”, ma “generiche […] che duplicavano per il Cub-Articolazione Caserta quelle già attribuite al Direttore Generale ed ai responsabili dei servizi; incarico – chiosa la Procura, - evidentemente fittizio creato al solo scopo di retribuire il Venditto”.

Giuseppe Tallino