Arrestati spietati rapinatori di ville: seviziavano e torturavano le vittime

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Le indagini , coordinate dalla Procura della Repubblica Napoli Nord e condotte dai carabinieri della Compagnia di Casoria, hanno permesso l'emissione di misure cautelari nei confronti di tre persone, ritenute responsabili di diverse rapine in villa e componenti di un gruppo di rapinatori albanesi composto da otto persone.

La base della banda era Caivano, da lì partivano con potenti auto rubate e modificate, recuperavano le armi dai nascondigli e raggiungevano gli obiettivi nelle zone isolate delle province lucane e campane, Caserta compresa.

Proprio in provincia di Caserta intercettati dai carabinieri, i malviventi non si fermarono all'alt ingaggiando uno spericolato inseguimento a folle velocità. La corsa finì con i rapinatori che, raggiunti dai carabinieri, riuscirono a abbandonare la loro auto e scappare nelle campagne favoriti dal buio.

Solitamente, facevano irruzione di notte in ville isolate, seviziavano le vittime: botte, denti cavati, minacce di morte, insomma una ferocia inaudita soprattutto per ottenere la combinazione delle casseforti o il nascondiglio dei gioielli.

Una banda spietata che non si fermava nemmeno in presenza di bambini. In un caso i rapinatori tentarono di assassinare una delle vittime per assicurarsi la fuga, solo l'inceppamento della pistola evitò il peggio.

Nel corso delle indagini sono state registrate fughe rocambolesche, sparatorie, posti di blocco forzati e vetture speronate.