Bis all’Università di Bath per Giovanni Izzo

21766772_10209727641417057_8129512122275128561_n

  • Stampa
  • Condividi

La storia, raccontata per immagini, della Domiziana torna nel Regno Unito, a Bath. L’università del Regno Unito ha chiesto il bis a Giovanni Izzo, i cui scatti denunciano l’abbandono in cui è stato lasciato il litorale domizio.

A Luglio la prima e nei prossimi giorni torneranno, dal 2 al 9 Ottobre, a beneficio degli studenti dell’Università di Bath, i visi; i luoghi; le speranze e le sconfitte di quanti nelle strade e negli edifici desolanti del lungomare domizio trovano rifugio; la bellezza paesaggistica deturpata dall’abusivismo; i volti di quante sognano il riscatto umano. I soggetti prediletti sono i ‘nuovi’ abitanti del litorale, rappresentanti di etnie una volta lontane e che sempre più si insediano nel contesto domizio dove i più forti, quelli che si aggregano facendo leva sulle debolezze dei più, diventano predoni senza scrupoli, favoriti dal silenzio e dalla apparente noncuranza di chi invece di intervenire preferisce tacere per trarne vantaggio. A metà Ottobre il video denuncia sarà presentato ad un Ambasciatore in visita all’università.

Appena la settimana scorsa è stato protagonista al Festival di giornalismo civile, ha esposto per ‘Imbavagliati’ confrontandosi con quanti raccontano, da tutto il mondo, storie che si possono solo sussurrare. Lui, Giovanni Izzo, le grida le storie che raccoglie con l’obiettivo della sua macchina fotografica. Le grida per chiedere attenzione ed aiuto, per il territorio martoriato e per quelle persone che dandogli fiducia si raccontano ai suoi obiettivi.

Il suo lavoro è giustamente definito ‘Grande’ perché non si limita a fotografare: ogni immagine è un racconto, una storia … una vita.

Tante le personalità presenti all’evento al Pan di Napoli, ma tra tutti gli ospiti spiccava Mimmo Jodice, IL FOTOGRAFO: il maestro di Giovanni Izzo, il non plus ultra della fotografia internazionale di cui Izzo è degno allievo. E, non a caso, tra i presenti, rappresentanti delle Istituzioni militari a sottolineare l’impegno, non solo la bravura che attira gli ammiratori, di Izzo, cittadino attento alle pecche di chi dovrebbe vigilare, segnalare e proporre di recuperare quanto ancora si può sottrarre allo scempio perpetrato negli ultimi decenni.

Foto essenziali, in un bianco e nero che i critici accostano al Caravaggio, particolari netti che non hanno bisogno di contorni, che esprimono paure, attese, desideri, nostalgia per le Terre da cui provengono e cui restano legati, sguardi da cui traspare il rimpianto per ciò che hanno lasciato.

A Bath di nuovo la Domitiana protagonista unica di confronti e di dibattiti, una serie di scatti che ha portato alla ribalta lo stato di degrado in cui versa la zona richiamando grande attenzione da parte dei media internazionali, scuotendo le coscienze di chi non si è mai reso conto del male che negli anni si è causato al territorio e di chi non ha voluto vedere a cosa stesse portando l’indifferenza verso un fenomeno che fin dall’inizio ha rappresentato un problema su cui si poteva intervenire per tempo.

L’apertura della mostra il 2 Ottobre; nelle sale dell’università di Bath ancora il nome di Izzo e la Domiziana a chiedere  collaborazione, appoggio … difesa.

giovanna pezzera