Dopo Vitulazio e Pastorano la DEA controlla il territorio capuano

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Comunicato Stampa

Una settimana intensa, quest’ultima, che ha visto in strada i volontari dell’associazione DEA, Tutela  Ittica-Ambientale-Zoofila-Venatoria, impegnati in diversi territori, a partire da Vitulazio, nell’area situata sotto il ponte della A1 a confine con il comune di Pastorano. Qui, a Pastorano, successivamente, in strada Limata Cerquelle, hanno riscontrato numerosi materiali cancerogeni, nella fattispecie lastre ondulate, tubi di  gronde e canne fumarie, contenenti  amianto,  coperte  in  prevalenza  da  vegetazione  spontanea, guaine bituminose, traversine ferroviarie impregnate di olio di creosoto, mobilio, cruscotti e paraurti  di autovetture, ferrosi, vetro, numerosi materiali plastici, lana di origine animale di specie  ovina, polistirolo, ceneri di combustioni consumate, servizi igienici, pneumatici, indumenti, fili elettrici sguainati e combusti, bidoni plastici e in ferro di vernici e pitture murali, RAE, RSU, diversi  materassi, scarti di materiali di consumo, alimentari, indumenti, cumuli di inerti provenienti da attività di demolizioni e  diversi  sacchi  pieni  di  ossa di  animali  da  poco  macellati.

"La  terra  dei  fuochi  continua   a bruciare (l'allarme dei volontari), e il  fenomeno  dell’abbandono  di  rifiuti  sulle  strade da  parte  di  ignoti  si  riscontra  all’ordine  del  giorno...e  questo  malcostume   cresce  esponenzialmente  su  tutto  il  territorio  Casertano: durante  l’ennesimo   monitoraggio  del  territorio  effettuato  dai  volontari  D.E.A   “Difesa  Eco  Ambientale” nel territorio di Capua, in una stradina accessibile da  via  Martiri  di  Nassirya  che fiancheggia  l’autostrada del Sole, segnatamente una parallela di via Casa Cerere nell’area  di  riferimento,  è  esistente  un  insediamento abitativo mobile dove sono state riscontrate più aree oggetto di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi. Dai residui di ceneri di combustioni è stato altresì riscontrato che in alcuni casi i rifiuti  sono stati smaltiti mediante incenerimento a terra e tra i resti dei materiali (segnalano i responsabili) abbiamo rinvenuto numerose cassette della frutta di plastica, fili elettrici, carcasse di frigoriferi, monitor Tv, pneumatici, indumenti, polistirolo, filtri olio, taniche, guaine bituminose, inerti di demolizioni, materassi, ferrosi e centinaia e centinaia di sacchi di plastica  assimilabili ai rifiuti urbani".