Supermoto: Paolo Conte campione interregionale Centro Sud
Il giovane pilota di Grazzanise ha dominato il torneo 2022, che si è concluso a Viterbo, con altre due vittorie e pole.
Nella stagione che si è appena conclusa ha ottenuto anche un posto nella top-ten del campionato italiano. Le sue medie di rendimento sono strabilianti: 27 vittorie e 54 podi in 131 gare.
Il giudizio del suo grande coach Vladimiro Leone: «Istinto, talento, umiltà. Da Paolo puoi sempre aspettarti qualcosa di diverso»
Grazzanise, la sua frazione di Brezza e la provincia di Caserta possono esserne ben fiere. PAOLO CONTE, sempre più fenomeno del motociclismo nazionale, è campione Interregionale Centro Sud Italia di Supermoto (categoria S4), torneo tra i più importanti e competitivi della Federazione Motociclistica Italiana. Le strade sportive, a questo punto, in vista del raggiungimento della maggiore età (febbraio 2023), appaiono più che mai spalancate, pronte ad accoglierlo in legittima prospettiva Moto3.
Anche nell’ultimo round di Viterbo (11/9), come a Battipaglia, Paolo Conte ha vinto gara1 e gara2 dopo aver conquistato la pole position. Con il numero 55 che luccica da ogni angolazione, in sella alla TM 450 preparata dal team Transilvania di Pescara, con accanto la imponente regia e la magistrale guida del coach Vladimiro Leone, ha letteralmente dominato il torneo imponendosi in un crescendo impressionante: ottavo e secondo nella prima prova di Ortona, secondo e sesto nelle due gare di Binetto, due volte secondo a Latina e poi quattro volte consecutive primo assoluto nelle due gare di Battipaglia e in quelle di Viterbo. Dall’Abruzzo alla Puglia, dal Lazio alla Campania, insomma, Paolo Conte ha lasciato il segno in tutti i circuiti in cui si è esibito, dimostrando dovunque grinta, tenacia, affidabilità, intelligenza, autocontrollo, equilibrio degni di un campione.
La splendida stagione 2022 di Paolo Conte è stata coronata anche dal brillante piazzamento nella top-ten degli Internazionali d’Italia, dove si è ricucito un posticino molto importante tra i mostri sacri nazionali ed internazionali della categoria s4.
Paolo Conte, che compirà diciotto anni il primo febbraio dell’anno prossimo, gareggia da quando non aveva ancora sei anni: il suo esordio sulle piste avvenne il 10 dicembre del 2010 a Ponticelli, dove si classificò secondo nel torneo regionale Libertas di Minimoto che lo vide poi conquistare le prime vittorie e la medaglia d’argento finale nel 2011.
Il suo palmares è di prim'ordine: 2° in classifica generale delle Gare Regionali Libertas nel 2011; vincitore del Campionato Interregionale Tirreno Adriatico Motoclub Baffo Corse categoria Minimotard 2016; vincitore del Campionato Italiano Trophy Cup (interregionale Lazio/Campania) 2016; 2°nel Trofeo interregionale CentroSud Italia 2020, Categoria CRF (primo nella classifica della Campania); 2° nel Campionato Interregionale CentroSud Italia 2021, Categoria S4 (primo nella classifica della Campania). Ed ora, appunto, anche Vincitore del Campionato Interregionale Supermoto Centro Sud Italia.
Ha finora disputato 131 gare, vincendone 27 e piazzandosi sul podio 54 volte. Le sue medie di rendimento sono impressionanti: Paolo Conte vince ogni meno di cinque gare e sale sul podio ogni meno di tre gare.
Il giudizio di Vladimiro Leone non è solo quello del suo fenomenale "coach", ma soprattutto quello di un espertissimo pilota che, oggi purtroppo costretto a non poter più gareggiare a causa dei postumi di un incidente, ha seminato genio e ardore su tutti i circuiti: «Ho conosciuto Paolo prima che ancora che smettessi, per un infortunio, di fare il pilota e di iniziare la carriera di Team manager. Mi accorsi subito del suo istinto e del suo talento, ma correva in maniera un po’ sgraziata. Mi attirò anche la grandissima passione che dimostrava il suo papà, Gaetano, che è il suo accompagnatore. Un amico comune me lo fece conoscere più da vicino e da quel momento cominciò il nostro rapporto lavorativo, chiamiamolo cosi, al quale poi si è aggiunta la nascita di una sincera amicizia con Paolo e la sua meravigliosa famiglia. Questo bambino oggi si sta facendo molto grande. Ricordo che la prima stagione è stata difficile, costellata da numerose cadute, quasi sempre causate dal suo istinto e dalla sua grintosa smania a volte incontrollata. Ma il suo naturale istinto, caratteristica del suo talento, mi piace, Anche io ero cosi prima di essere costretto da un incidente ad …appendere la moto al chiodo. Era stato anche il mio modo di essere pilota. Quando l’istinto si abbina al talento, non ce n’è per nessuno».
«Un’altra qualità che ha Paolo -continua Vladimiro Leone- è che rimane sempre con i piedi per terra, molto umile, cordiale, educato, rispettoso con tutti. Mi dimostra ogni giorno che si fida tantissimo di quello che stiamo cercando di insegnargli. E i risultati sembra che si comincino decisamente a vedere. Anche dal punto di vista fisico c’è voluto un po’ di tempo per fargli capire che ci vuole comunque una preparazione adeguata per fare uno sport del genere, molto faticoso. All’inizio l’aveva presa un po’ sottogamba; anche per questo i risultati venivano in modo altalenante. L’importanza dell’allenamento che gli abbiamo trasmesso e che lui ha ben recepito, insomma, unita al suo istinto, fa di lui un talento. I risultati di quest’anno sono stati strabilianti. Piano piano ha cominciato a capire che la preparazione fisica è importante. Noi stiamo facendo di tutto per mettergli a disposizione tutti i nostri mezzi e tutta la nostra esperienza, come facciamo con tutti i piloti della nostra squadra. Il resto ce lo mette lui».
Un po’ di “nostalgia”, più che naturale, pervade l’animo del suo grande trainer: «Molte volte mi rivedo in Paolo. Da lui puoi sempre aspettarti qualcosa di diverso. Lui ha qualcosa di diverso; in alcune gare ti fa vedere delle cose strabilianti. Deve, però, ancora crescere. Ha davanti a sé prospettive rosee. L’importante è che continui ad impegnarsi cosi e che rimanga il ragazzo che è. Anche perché è contornato da una famiglia splendida, che è la ricetta migliore. I suoi genitori sono fantastici, siamo diventati anche amici. Spero di portarlo il più in alto possibile, dove meritano lui e la sua famiglia».
Anche il lato umano di Paolo ha avuto una forte positiva scossa dalla grandezza del team guidato da Leone: «Quando lo abbiamo conosciuto, Paolo era un ragazzo introverso, sia con noi che con gli altri amici e componenti della squadra. Ma poi, un po’ alla volta, si è saputo guadagnare la simpatia e la stima di tutti».
Nicola Ciaramella, Corriere di San Nicola
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