Rosario in dialetto: esperienza da ripetere

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Era stata accolta con entusiasmo, la proposta del teologo Tiziano Izzo di riscoprire l'antica tradizione della recita del rosario dell'Assunta in dialetto, ed il folto gruppo di persone, giunte da diverse zone del paese, che vi ha partecipato ha dimostrato l'interesse alle tradizioni e la voglia di riportarle in vita.

Si deve appunto a Tiziano Izzo la riscoperta di tante tradizioni che diversamente andrebbero perse. In tante occasioni giunge, puntuale sui social, la sua nota su antiche usanze e vecchi costumi del paese. I suoi interventi sono sempre molto apprezzati ed a lui si devono la riscoperta e la rivalorizzazione di quanto trasmesso dagli avi e fino a non molti anni addietro ancora presente sul territorio.

La sua determinazione a ripercorrere la storia delle tradizioni locali ha ormai contagiato molte persone che raccolgono notizie e gli passano informazioni perché regali ai concittadini la memoria di cosa fosse realmente importante per gli abitanti del territorio.

Da questo continuo ripercorrere le tradizioni locali, Tiziano Izzo ha lanciato l'idea di recitare, in un cortile, il 'Rosario dell'Assunta'. Dalla repentina risposta ad ospitare l'evento da parte della famiglia Terribile e dalle molteplici, immediate adesioni, si sono percepiti la voglia e l'interesse di riscoprire e di rivivere i momenti di aggregazione che rendevano uniti gli abitanti.

La lunga recita di cento Ave Maria intercalate dalle espressioni dialettali dedicate alla giornata in cui si celebra l'Assunzione della Beata Vergine in cielo, ha messo in evidenza l'accoglienza garbata della famiglia Terribile ed ha fatto apprezzare le spiegazioni che Izzo ha dato prima dell'inizio del rosario di cui sono stati parte attiva numerosi presenti.

Alla fine della recita della preghiera l'immancabile 'cocomerata', offerta dalla famiglia ospite, e la volontà di ritrovarsi l'anno prossimo per condividere l'esperienza che, visto l'entusiasmo dei partecipanti, potrebbe ridiventare una tradizione locale, magari da ospitare ogni anno presso abitazioni diverse.

giovanna pezzera