Domani l’ultimo saluto a Don Peppino, parroco d’intere generazioni grazzanisane

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Sul far della sera di questo mercoledì 18 maggio 2016  si è spento, serenamente come visse, il canonico di origini marcianisane don Giuseppe Lauritano, che qui ha retto le sorti della parrocchia San Giovanni Battista per 57 anni. Fu l’arcivescovo di Capua, monsignor Salvatore Baccarini, a consegnargli, il 4 gennaio 1959, le chiavi della chiesa che porta il nome del Santo Protettore di Grazzanise.

Il 30 dicembre 2008, cioè alla vigilia di una “cinque giorni” densa di celebrazioni ed eventi di giubilo che, per il suo cinquantesimo di parrocato, si snodarono da Capodanno 2009 al 4 gennaio, scrivemmo: “In questi lunghi anni, si sono alternati sindaci e commissari prefettizi, dirigenti scolastici e direttori degli uffici postali, comandanti del 9° Stormo “F.Baracca” e marescialli della locale stazione dei Carabinieri, sacerdoti delle altre parrocchie del paese e presidenti delle associazioni sportive e culturali, ma la roccia-don Lauritano è rimasta sempre là, nella maggiore parrocchia cittadina, senza alcuna soluzione di continuità”.

In seguito, a partire dal giugno del 2014, la “roccia” aveva cominciato a sgretolarsi: la salute col tempo sempre più malferma lo aveva più volte costretto ad interrompere il ministero liturgico, ma non si è mai attenuato il suo attaccamento alla comunità dei fedeli cui si era dedicato per oltre mezzo secolo.

Aveva infatti espresso il desiderio di “morire da parroco a Grazzanise” e così è avvenuto. Del resto, già nel 2005, nella festosa ricorrenza dei suoi 50 anni di sacerdozio, don Giuseppe ebbe a manifestare pubblicamente che “L’assillo quotidiano è: il Signore mi ha mandato perché io possa santificare il popolo che mi ha affidato, santificando prima di tutto me stesso”.

Il solenne rito funebre, che sarà presieduto dall’arcivescovo Salvatore Visco, avrà inizio alle ore 12 di venerdì 20 maggio. E’ naturalmente prevista una larga partecipazione di autorità e di popolo, per dargli l’estremo saluto. Molti fedeli, in queste ore raccolti in preghiera, auspicano che a succedergli sia un parroco giovane – come lo era lui quando giunse a Grazzanise –, un nuovo parroco che abbia energie ed entusiasmo per rivitalizzare la complessiva vita spirituale e riordinare strutture e servizi parrocchiali nel segno della cristiana e reciproca solidarietà.

Raffaele Raimondo