Domani alle 15.30 l’ultimo saluto al prof. Giannino Petrillo

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(giovanna pezzera) ‘Ei fu’, un’espressione scritta da un grande per un grande… l’unica che si possa usare per il prof. Giovanni Petrillo, ‘Il Maestro Giannino’: un grande di Grazzanise!

Grande in tutto. Uomo dotto e di grandi capacità, che ha donato la sua vita alla scuola, la sua cultura agli allievi.

Ha insegnato dentro e fuori la scuola, senza tenere nulla per sé. Ha offerto il proprio contributo a tutte le iniziative in cui è stato coinvolto. A partire dal giovanile gruppo musicale ‘I climatici’, alle numerose conferenze in qualità di relatore; poeta delicato e sensibile, legato alle proprie radici; voce narrante, unica ed inconfondibile, nel documentario sulla storia della Rettoria di Montevergine; interprete appassionato di dolci melodie; autore e regista di recite scolastiche indimenticabili; attore incommensurabile in numerose rappresentazioni teatrali, durante una delle quali ebbe a dire ‘Si cala la maschera e si va in scena’… la stessa maschera che ha calato nell’ultimo periodo della malattia che lo ha strappato alla sua famiglia, ai suoi amici, ai suoi alunni, al suo paese, tenendo solo per sé le sofferenze.

Giannino Petrillo era, e sarà, tutto questo e tanto ancora. Una vita spesa per la scuola e la famiglia: marito e padre amorevole e protettivo oltre ogni immaginazione. Premuroso e tenero, paziente e discreto con quanti ricorrevano a lui per consigli, suggerimenti ed insegnamenti. Sempre pronto ad imparare e confrontarsi, insegnando con i suoi modi particolari, raccontando aneddoti rari inseriti al momento giusto e, senza mai rendere pesanti le lezioni, trasmetteva il suo sapere, lui ‘il giullare dei suoi alunni’.

La cultura a Grazzanise è in lutto, la scuola è in lutto, ed alla scuola aveva dedicato una canzone il cui ritornello è, a ragione, il suo testamento morale: “Viva la scuola, che odor di verità; viva la scuola, della libertà; viva la scuola, solidarietà; viva la scuola, che felicità”.