Capua, giurano i VFP1 del 3° blocco 2019

Foto 1 - Schieramento dei reparti

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Comunicato Stampa

 

Oltre 800 Volontari del 17° Reggimento “Acqui” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.

 

Capua, 07febbraio 2020. Questa mattina, sul piazzale d'onore della Caserma "Oreste Salomone", sede del Comando Divisione “Acqui” e del 17° Reggimento Addestramento Volontari (RAV) "Acqui", i Volontari in ferma prefissata di un anno (VFP-1) dell’Esercito Italiano, appartenenti al 3° blocco del 2019, hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana.

Alla cerimonia, presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, hanno preso parte numerose autorità militari, civili e religiose, tra cui il Vice Prefetto di Caserta, Dott. Michele Lastella, il Sindaco di Capua, Arch. Luca Branco ed il Vescovo di Capua, Monsignor Salvatore Visco. Presenti, inoltre,il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale, i Gonfaloni di Bellona (CE) e Mignano Monte Lungo (CE), i Labari ed i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio, oltre alle migliaia di parenti ed amici giunti a Capua da ogni parte d’Italia per condividere, con i giovani Volontari, la solennità di questo giorno indelebile per ogni soldato.

«Quella che oggi vi apprestate a sostenere, è una promessa solenne», ha ricordato il Comandante del 17° RAV, ColoneFoto 5 - Autorità presenti alla cerimoniallo Giuseppe Zizzari, «che vi impegna di fronte agli altri, ma soprattutto di fronte a voi stessi. Una promessa fatta sul proprio onore! Con la vostra promessa vi impegnate ad essere cittadini esemplari, perché oggi, ancora di più, il nostro paese ha la voglia e la speranza di credere in una gioventù pulita, integra e animata da nobili sentimenti». Così, al cospetto della gloriosissima Bandiera di Guerra del Reggimento, gli uomini e le donne del 3° blocco 2019 hanno suggellato l’atto solenne di giuramento con la tradizionale formula del “Lo giuro!”, cantando all’unisono l’Inno di Mameli, eseguito dalla Fanfara della Brigata Garibaldi.

Il Generale Farina, rivolgendosi ai giurandi, ha sottolineato l’importanza dei valori cardine dell’Esercito nella vita di ogni militare, tra cui il dovere, la fedeltà, la disciplina, l’onore, l’esempio e la lealtà, ma primo su tutti il giuramento, la cui formula, pronunciata in modo solenne, contiene tutti i principi e i valori dell’individuo che diventa Soldato, rappresentando il suo Paese e la sua Bandiera ed impegnando tutte le sue energie in difesa della Patria.

Nelle parole rivolte ai militari, il Generale Farina ha evidenziato il loro ingresso pieno ed ufficiale nella famiglia dell’Esercito, una famiglia con una storia secolare e tradizioni patriottiche, impegnata in Italia e all’Estero per assolvere i compiti a cui è chiamata.

L’Esercito, ha ricordato il Generale Farina, è oggi un’Istituzione efficiente e pronta, composta da uomini e donne capaci e dotata di moderne tecnologie, che opera costantemente per la difesa e la sicurezza interna ed esterna dell’Italia alla quale ogni componente deve essere fiero di appartenere.

Foto 4 - un momento della cerimoniaGli 848 giovani Soldati hanno gridato all’unisono «Presente!» nel ricordo dei 7 Militari che hanno iniziato il loro percorso nei ranghi dell’Esercito Italiano, proprio nella Caserma “O. Salomone”, caduti nell’adempimento del dovere, nelle missioni internazionali; così i VFP-1- del 3° blocco 2019 hanno commemorato ed impresso nella loro memoria i nomi di chi, prima di loro, ha promesso solennemente fedeltà per servire il nostro Paese fino al sacrificio massimo.

A premessa della cerimonia, ha assunto particolare rilevanza la consegna ai giovani Volontari del diario “Io sono un Soldato”. Questa pubblicazione nasce come riferimento per guidare nella crescita professionale ogni militare, aiutandolo a riflettere sull’importanza della tutela e della salvaguardia dei Valori fondanti dell’Esercito e sulla responsabilità di cui ognuno di loro è rivestito verso la Comunità militare a cui appartiene e verso tutta la collettività. In tale occasione, i Comandanti e gli Istruttori, primi formatori dei VFP-1dell’Esercito Italiano, hanno distribuito alle nuove generazioni di soldati questo diario, simbolo di valori e di identità militari.