AL VIA LA RUBRICA “RITROVI..AMO…CI: CULTURA, TERRITORIO E TRADIZIONI

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Comunicato Stampa

(Redazione)  - Bella intesa tra la Psicologa Tania Parente, la dott.ssa Lucia Petrella e la giornalista Matilde Maisto, che hanno pensato di costituire una nuova rubrica dal titolo: RITROVI…AMO…CI: CULTURA, TERRITORIO E TRADIZIONI.

Con l’occasione precisiamo che la Psicologa Tania Parente riveste la carica di Presidente della Onlus Don Lorenzo Milani, mentre la dott.ssa Lucia Petrella  riveste la carica di Vice Presidente. La Onlus Don Lorenzo Milani, con sede a Grazzanise, è un’Associazione di volontariato che si occupa del benessere della persona in ogni fase della sua vita.

Invece la giornalista/scrittrice Matilde Maisto è il Direttore Responsabile del giornale on line Cancello ed Arnone News e si occupa con grande impegno di coordinare un Associazione Letteraria sul territorio di Cancello ed Arnone, a cui è stato dato il nome di “Letteratitudini”, ossia gli amanti della letteratura.

Ebbene questa collaborazione sorta con spontaneità e tanto buonumore  ha avuto inizio nella giornata di domenica 24 Novembre u.s. L’argomento trattato è stato la ‘VIOLENZA’, un argomento inevitabile in questo mese dal momento che proprio oggi 25 Novembre ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Su tale argomento è nata, di conseguenza,  una sorta d’intervista che la Maisto ha rivolto alla psicologa Parente:

  • Che cos’è la violenza di genere?
  • La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci, ha esordito Parente e poi ha continuato – nella conferenza di Pechino del 1993, i movimenti di tutto il mondo hanno affermato la propria pretesa di guardare il mondo con gli occhi di donna e hanno proclamato che i diritti delle donne sono ‘diritti umani’. Successivamente nel 1995, l’Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato ‘la dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne e ha definito la violenza di genere, ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato o che possa avere probabilmente come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata. La convenzione di Istanbul dell1 Maggio 2011, firmata dal Comitato dei Ministri de Consiglio d’Europa, considerando che la tematica ha acquisito un’importanza sempre crescente della violenza di genere, ha segnalato di individuare i meccanismi psicologici alla base della violenza, analizzando il profilo psicodocrico dell’autore e dell’ambiente relazionale.

 

  • Quali sono gli aspetti psicologici dell’aggressore e quali quelli della vittima?

 

  • Poiché in questo incontro vogliamo analizzare il fenomeno dal punto di vista strettamente psicologico, è doveroso mettere in luce e dare risalto alla psicologia dell’aggressore e della vittima. In effetti ci sono svariate forme di violenza, alcune maturano principalmente in ambiente domestico, nelle relazioni affettive quali deriva aberrante e patologici dei sentimenti. Questo fenomeno è oggi al centro di un vivace dibattito politico e sociale, invade le prime pagine dei giornali e si è imposto quale indiscusso protagonista dei più seguiti talk show televisivi., che aimé, non sempre rendono comprensibili e familiare gli strumenti in nostro possesso, unisce alleati contro una guerra insidiosa e complessa perché tante sono le forme di violenza e tante sono le variabili da prendere in considerazione: violenza domestica – fisica – psicologica – sessuale – mobbing – stalking eccc.

 

  • Volendo spostare il Focus sull’aspetto psicologico dello stupratore, quali sono i meccanismi che si attivano nella sua mente? Ossia quelli che lo portano a compiere atti aberranti? A volte macabri?

 

  • A tal proposito non posso né generalizzare e tanto meno dare risposte univoche. Ci si trova però di fronte a profili psicologici diversi, complessi e distorti. Persone vittime dei loro istinti, dei loro impulsi e delle loro fantasie frustrate; individui che vivono RABBIA e INSICUREZZA che li portano a atti terribili, spesso, fino all’uccisione di un altro essere umano, divenuto fonte di sfogo, di un’aggressività ingiustificata.

  • Ma ci sono delle possibilità, possiamo chiudere il nostro dialogo dando alle persone un minimo di speranza?

  • Gli studi di ricerca sono tanti e cercano di individuare i fattori influenti della condotta e dl comportamento antisociale e immorale dello stupratore. Ovviamente la famiglia – la scuola – la buona società, possono essere ipotetici modelli di identificazione positiva del soggetto. Comunque per concludere posso dire che non bisogna MAI smettere di parlare dell’argomento, che non è sufficiente parlarne tanto solo in prossimità del 25 Novembre, è necessario parlarne tutti i giorni, aiutando in ogni momento chi è in difficoltà.

 

L’intervista con la dott.ssa Parente è stata veramente molto interessante e vorrei precisare che la nuova rubrica “RITROVI..AMO…CI: CULTURA, TERRITORIO E TRADIZIONI, presto sarà messa in rete su un canale You Tube e, chiunque, vorrà ripercorrere i nostri incontri potrà seguirci direttamente in rete. (Successivamente sarà nostra cura segnalare il relativo link).

Preciso infine che gli incontri avranno una cadenza quindicinale e saranno affrontate problematiche sempre diverse ed interessanti per tutti.

Matilde Maisto