S.M.C.V. Sul Garibaldi incombe il ciclone comico Salemme

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S. MARIA CAPUA VETERE – Scritta, diretta e interpretata da quell’autentico ‘ciclone’ comico che indubbiamente è Vincenzo Salemme, la commedia “Sogni e bisogni”, alias “Incubi e risvegli”, andrà in scena al Garibaldi alle ore 21 di giovedì 17 marzo. Col simpaticissimo attore, originario di Bacoli, reciteranno Nicola Acunzo, Domenico Aria, Sergio D’Auria, Andrea Di Maria e Antonio Guerriero. Scene: Alessandro Chiti; costumi: Mariano Tufano; musiche: Antonio Boccia; luci: Umile Vainieri.

«Questa commedia è stata scritta nel 1995 con il titolo Io e Lui, chiaramente riferito al celebre romanzo di Moravia. E, come accade in quel romanzo, anche nella commedia l'intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia ed il suo "pene".

A differenza del racconto moraviano, dove il "lui" in questione era solo una voce, qui il più famoso e significativo organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo "titolare" e diventa egli stesso uomo, rivendicando una sorta di riconoscimento scenico. Rivendica, cioè, lo status di vero e proprio protagonista della vita e della scena. Egli ritiene che la vita del grigio e mediocre Rocco Pellecchia mal si adatta alla grandeur del suo sottoutilizzato "tronchetto della felicità". Sì, Lui ama farsi chiamare proprio così.

Lo spettacolo, in pratica, è un duello tra i due contendenti. Il tronchetto spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario, e il povero Rocco, che cerca di riconquistarlo e riportarlo materialmente nella  sede più consona, cioè in basso al suo ventre.

L'intreccio é ovviamente popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso,  la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita  di Rocco.

“Al di là degli accadimenti - chiarisce Salemme - Sogni e Bisogni è una commedia di fortissimo impatto comico, e al tempo stesso, mi consente di continuare il percorso che ho iniziato ormai già da qualche anno. Aprire, in qualche modo, la confezione borghese della commedia classica, per intrattenermi ed intrattenere il rapporto con il pubblico in sala. Avrò modo cioè di interloquire con loro per rispondere alle domande più frequenti che ci facciamo sulla profondità della natura umana, soprattutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici”».

Qualche giorno fa Salemme è stato colpito da un grave lutto: ha infatti perduto la madre, la maestra Tilde, e la sua città natale ha partecipato commossa al suo dolore. Eppure il “carrozzone va avanti da sé, con i suoi fanti, i suoi re”: direbbe il grande Renato; quindi, compressi nei meandri del cuore il ricordo e la nostalgìa, nulla Salemme toglierà al divertimento degli spettatori. Egli, che ha lavorato con Tato Russo ed Eduardo De Filippo, sa bene quanto dietro la più esilarante delle comiche performances si celino, in realtà, “sogni e bisogni”, “incubi e risvegli” di una vita che, nonostante tutto, inarrestabilmente continua, fra pianto e sorriso. Info e prevendita: 0823.79.96.12.

Raffaele Raimondo