Ma il progetto per la piscina? Dopo il lavoro della triade sugli ex campetti di via C.Battisti, resta al palo il piano da 700 mila euro

maggioranza consiliare l'unione grazzanise

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Canalone a parte (quello da 4 milioni che ha dato il via all'operazione “Chronos” della Dda CLICCA QUI PER LEGGERE), se la nostra memoria non ci inganna, le ultime “grandi opere” realizzate in territorio grazzanisano sono state le gradinate del campo sportivo R.Massaro e la tensostruttura di via Tonneta.

Dall’ esecuzione di questi due lavori è trascorso qualche anno. Eppure, adesso, nel 2016, ci sarebbe la possibilità di donare al paese un’altra struttura importante, nuova: ma si tentenna nel procedere.  Ci riferiamo alla potenziale piscina da costruire negli ex campetti di via C.Battisti.

E’ chiaro che Grazzanise, prima delle “grandi opere” e urgentemente,  avrebbe bisogno di tanto altro: necessiterebbe, ad esempio, di un piano traffico (reale e non a chiacchiere), dell’individuazioni di sensi unici per garantire contemporaneamente parcheggi e l’eliminazione di ingorghi anarchici.

In attesa della messa in regime di questo minimo (fondamentale per la vivibilità del paese), che non si limita al flusso veicolare (l’elenco delle esigenze/urgenze, infatti, potrebbe continuare), tuttavia, ripetiamo, c’è la chance, in parte già avviata dalla triade commissariale, per offrire qualcosa di moderno, tangibile ed utile (un’utilità relativa, per carità) al paese.

Migliorelli, Auricchio e Quaranta, nel periodo di commissariamento straordinario del comune (post scioglimento per camorra), sono riusciti a far riappropriare l’ente mazzonaro proprio degli ex campetti, situati a ridosso della sp 333, oggetto di una lunga vertenza giudiziaria con un privato (CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTA LA STORIA).

Dopo essere riusciti là dove le consiliature precedenti avevano fallito, la commissione inviata dal Ministero dell’Interno, inoltre, aveva attivato anche le dovute procedure affinché quel progetto per la piscina, datato 2006 e redatto dall'ing. Del Gaudio, venisse rimodulato per renderlo concretizzabile con l’odierno costo di materiali [ Quello che si poteva fare nel 2006 con 700 mila euro, evidentemente, col variare dei prezzi, non  si può fare adesso (CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVENTO DELLA TRIADE SULLA QUESTIONE)].

Dunque, come avete appena letto, non parliamo di spicci, la cifra che il comune dovrebbe avere a disposizione per realizzare la piscina è di circa 700 mila euro. Però, dopo un anno di amministrazione, sulla potenziale piscina, inspiegabilmente, nessuno apre bocca. Anzi, a volte c’è persino la sensazione quasi di voler abortire quel piano, tirando fuori, come in diverse circostanze ha fatto Vaio, la storia di trasformare gli ex campetti in una temporanea area mercato.

Nel frattempo, cercando di garantire quel minimo decisivo e necessario, l’ufficio tecnico ha messo nero su bianco l’esigenza di individuare una ditta per la manutenzione della pubblica illuminazione, servizio da svolgere per un anno al costo di 29 mila euro.

G.T.