Al Consiglio comunale manca solo il sipario: la questione monnezza infiamma il dibattito, ma Vaio ruba la scena a tutti e abbandona l’aula. La questione deleghe è un tabù

Petrella Vaio Cerchiello Conte Gravante1

  • Stampa
  • Condividi

C’è una tradizione di consigli comunali accesi, per cuori forti, a Grazzanise. Una tradizione che, anche con la nuova consiliatura, non viene tradita.

A dire il vero, però, le  assemblee che si tengono adesso, nel post commissariamento per infiltrazione mafiosa, seppur concitate, sono ancora lontanissime dai toni infiammati tipici dei consessi andati in scena nei decenni precedenti.

Levate di giacchetta,  indagini di mercato sulle “caps” e compagnia cantante sono, fortunatamente, un ricordo.  Ad ogni modo, pure ieri, nel solco di quella tradizione, ora mitigata,  si è svolta  un’assise non troppo lineare, puntellata dallo sbotto, con annessa (quasi) commozione del vicesindaco Vaio, che ha abbandonato per un breve periodo l’aula. "Io a queste condizioni non ci resto, le minacce non le accetto, - ha gridato il geometra, rivolgendosi all'opposizione, prima di attraversare la platea e uscire dall'edificio. - Stamma a fa i show nei consigli. Me ne vado a fatica"

Si prevedeva un’assemblea breve, dato che, oltre all’approvazione dei verbali della seduta precedente, c’era solamente la “presa d'atto dello Statuto tipo dei costituenti Enti di Ambito territoriale, per l'esercizio in forma associata delle funzioni in materia di gestione del ciclo dei rifiuti, ai sensi dell'art.25 della L.R.C n. 14 del 26.05.2016, e relativa adesione all'Ente territorialmente competente.”

Andiamo con ordine. Prima di parlare di monnezza, gli animi, in consiglio, si sono riscaldati subito sulla vicenda Dup (Documento unico di programmazione), atto  approvato in giunta ma, come evidenziato dalla minoranza, non portato in assise, cosa che invece la maggioranza avrebbe dovuto fare.

Venendo al secondo punto all’ordine del giorno, bisogna precisare che Grazzanise, di fatto, insieme a Capua e S.Maria La Fossa, fa già parte di un mini ambito per la gestione del ciclo rifiuti, grazie ad una gara, voluta dalla triade Migliorelli, Auricchio, Quaranta, espletata dalla Sua e vinta dalla Ecologia Falzarano Srl.

Questo contratto dura 7 anni e solo a scadenza di tale accordo ci sarà per il paese mazzonaro la totale adesione al nuovo Ente di Ambito voluto dalla Regione.

E cosa succede nel frattempo? Senso Civico ha chiesto al sindaco (oltre al non eseguire una semplice presa d’atto, ma di produrre dati e numeri che motivassero l’adesione all’Ente),  proprio durante i 7 anni, cosa la maggioranza stesse facendo (farà) per raggiungere gli“obiettivi della prevenzione”, la“riduzione della produzione dei rifiuti” e per programmare “misure a sostegno delle azioni di prevenzione, raccolta differenziata e riuso” della monnezza, tutti elementi santificati nella Legge regionale 26 maggio 2016, n. 14.

Nel corso della discussione, inoltre, il consigliere Petrella ha fatto presente al sindaco (con voce molto animata) anche l’esigenze di bandire una gara per il conferimento dell’umido, che, invece, al momento, in regime di proroga, viene affidato (a patti e condizioni ritenuti vantaggiosi, così è scritto sulla determina n°236) alla Gesia di Pastorano.

L’appunto di Senso Civico ha innescato un denso tira e molla con il primo cittadino (caratterizzato da grida su grida) fino ad arrivare all’ammissione di Gravante circa la necessità di far la gara, con annesso prosieguo di dibattito (quasi violento), sul perché e quando bandire la procedura. I toni sono diventati più forti (ad onor del vero fortissimi) ed è a questo punto  che Vaio, con voce gonfia (dicendo quello che abbiamo riportato sopra in virgolettato), ha abbandonato l’aula mostrando il proprio disappunto in merito alle modalità molto intense del confronto attuate da Petrella.

E come già successo, prima del rientro scenico di Vaio, ormai a sipario chiuso sull’atto dello sfogo, con ritardo, si è interposta la presidente del consiglio: il risultato dell’intervento? Altra tiritera che ha spinto la minoranza a chiedere la lettura di tutti gli articoli della convenzione: impegno tedioso, vero, ma obbligatoriamente assolto dalla giovane brezzana dopo una breve sospensione dell’assemblea.

Il punto affrontato da Nuovi Orizzonti, guidato da Federico Conte, invece, sulla partecipazione all’Ambito per i rifiuti, è stato sostanzialmente circoscritto all’aspetto gestionale.

L’adesione al nuovo ente voluto dalla Regione comporta una spesa di circa 50centesimi ogni abitante. Questo costo, ha chiesto l’ingegnere, si aggiungerà agli altri non quantificati per la gestione del mini ambito Capua, Grazzanise e S.Maria La Fossa?

Al di là della questione monnezza, delicatissima, che va approfondita su altri aspetti economici, è evidente che la maggioranza, in aggiunta ai tanti problemi interni, ma sterili, che riesce comunque a contenere, risente di una profonda difficoltà, percepita sin da inizio consiliatura, nella conduzione delle assemblee, dalle quali ne esce sempre scombussolata.

Persiste sotto traccia, poi, ancora la vicenda deleghe: Vaio, vicesindaco, ha rimesso quella all'ecologia e si vocifera che pure Giovanni Parente non voglia più saperne della Protezione civile, incarico affidatogli dall'angiologo dopo la vittoria elettorale.

Red.Pol.