Filiera bufalina e tracciabilità del latte: Nuovi Orizzonti interroga la maggioranza

Nella foto Conte, Petrella e Gravante

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COMUNICATO STAMPA - Conte Federico e Petrella Orsolina, in qualità di consiglieri del gruppo di minoranza “Nuovi Orizzonti”,PREMESSOche  il settore della zootecnia è strategico per l’economia della nostra comunità ed è l’asse portante del sistema economico locale. Questo settore così strategico per la nostra terra purtroppo è fortemente in crisi a causa di una feroce competizione tra Produttori e Trasformatori della materia prima che vede il più delle volte soccombere i primi a causa di grosse falle nel sistema di tracciabilità del latte che non ci permettono di individuarne adeguatamente la quantità prodotta quotidianamente nella zona DOP, non potendo così garantire il prezzo di vendita al litro ed utilizzabile, in maniera esclusiva,  per la realizzazione del prodotto finale cioè la mozzarella. VISTOche il sistema di tracciabilità del latte è uno strumento di garanzia anche per il consumatore finale che ha così certezza della provenienza della materia prima e aiuta a migliorare l’immagine della nostra terra “mortificata” dalla grossa risonanza nazionale data dalla problematica della “Terra dei Fuochi”. CONSIDERATOche Nuovi Orizzonti si è sempre impegnato al fianco degli operatori del settore e ha avuto sempre un’azione propulsiva in questo campo della filiera lattiero casearia tanto da rendersi interfaccia tra la Commissione Straordinaria presieduta dal Viceprefetto Migliorelli e l’allora Assessore regionale al ramo On. Daniela Nugnes, contribuendo al raggiungimento dell’importante risultato dell’istituzione della piattaforma di tracciabilità del latte presso il nostro comune istituita con deliberazione CS  n°46 del 28/04/2014 con poteri di giunta  istituzionalizzando altresì un’intesa, per tramite della Regione, tra  comune di Grazzanise e l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno che è la struttura cardine a carattere regionale e nazionale nel campo della zootecnia.ASSODATOche nel più ampio progetto politico di Nuovi Orizzonti relativo alla filiera lattiero casearia, alla frazione Brezza era stato riconosciuto un ruolo centrale tanto da prevedere finanche l’insediamento del servizio veterinario della Asl Caserta presso la struttura che aveva già ospitato il comando dei Vigili Urbani in attesa della piena e totale disponibilità dei locali di via Alberolungo. Difatti grazie alla sensibilità della commissione straordinaria fu riparata la guaina a copertura dello stabile, fu effettuata una ripulita degli ambienti e il recupero della piena disponibilità degli ambienti interni. La struttura situata a fianco della scuola Pestalozzi fu così giudicata adeguata da parte degli operatori del servizio veterinario che erano e, crediamo ancora essere, pronti ad insediarsi e fornire un servizio essenziale agli operatori della filiera bufalina. Gli operatori del settore, infatti, oggi sono costretti, purtroppo, a recarsi a Pignataro Maggiore per poter usufruire dei servizi amministrativi di cui hanno bisogno e della sanità veterinaria.CHIEDONO di sapere
  1.  se il progetto della piattaforma di tracciabilità è stato seguito nel suo successivo e necessario iter amministrativo in modo da portarlo a regime;
  2. se la gestione della piattaforma è ancora attiva e a chi ne è stata affidata la gestione;
  3. quale azioni concrete sono state messe in atto  fino ad oggi a supporto dell’importante settore della zootecnia le cui attività sono particolarmente concentrate nelle zone della nostre frazioni Brezza e Borgo Appio
  4. se si è provveduto ad istituzionalizzare un tavolo tecnico di settore a cui far partecipare tutti i principali attori della filiera lattiero casearia (produttori/trasportatori/trasformatori) e il mondo politico responsabile dei fondi da destinare alle aziende del comparto,
  5. se sono continuati i rapporti con il Servizio di Prevenzione della Asl Caserta al fine di poter concretizzare il progetto di insediamento dei Servizi Veterinari c/o la sopra citata struttura situata nella frazione Brezza.
Vorremmo essere certi e sicuri che l’Amministrazione, almeno in questo settore così delicato ed importante per la nostra economia, non abbia accumulato ingiustificati ed ingiustificabili ritardi che risulterebbero difficili da recuperare; basti pensare, infatti, che sul nostro territorio insistono almeno 133 allevamenti e 15 impianti di trasformazione per rendersi conto dell’importanza dell’indotto economico e della relativa incidenza sui livelli occupazionali della nostra zona.