Non è la Val di Susa ma sarà comunque sventrata dai binari: l’alta velocità attraverserà Valle di Maddaloni. Le proteste del Pd

Angelo Santacroce binari pascarella

  • Stampa
  • Condividi

Non è la  Val di Susa, ma quello che sta per abbattersi  su Valle di Maddaloni centra ugualmente  (per carità, in dimensioni diverse rispetto alla questione no Tav) con le rotaie.

Il piccolo paese di Terra di Lavoro, che sorge alle pendici del monte Calvo, infatti, sarà attraversato, sostanzialmente nel suo centro, dalla  “direttiva ferroviaria Napoli-Bari”.

Binari rapidi, vagoni che sfrecciano: il progetto preliminare delle RFI, datato 2009, era  stato bocciato nel 2010 dall’amministrazione Coscia, la quale con dei deliberati (inviati a Regione, Ministero dei Trasporti e Rfi), propose modifiche al tracciato tali da rendere lieve l'impatto paesaggistico e limitare danni ai cittadini ed al  territorio.

Il gesto dell’ex maggioranza consiliare, però, è servito a poco, dato che la giunta regionale, diretta da Stefano Caldoro, nel febbraio del 2013 ratificò, non tenendo conto della volontà del comune, proprio il piano preliminare del 2009, bocciato da Coscia.

La questione è stata seguita dall’inizio dalla sezione locale del Partito Democratico: “Perchè dal 2013 non ha informato la cittadinanza? Perchè ha esposto nei corridoi del Comune il progetto preliminare solo il 12.03.2015?” Questi gli interrogativi dei democrat diretti al sindaco Pascarella.

“Ai destinatari dell'abbattimento delle case sarà riconosciuto probabilmente un congruo ristoro; ma coloro che abitano nelle immediate vicinanze del nuovo tratto ferroviario, - hanno commentato in questi mesi i dem, -  vivranno solo disagi (immaginate il rumore) con il transito giornaliero di circa 200  treni! Chi li pagherà? Lo scempio paesaggistico chi lo risarcirà?”

Nell’ultimo manifesto del Pd, i militanti renziani hanno ulteriormente criticato il tardo agire dell’attuale amministrazione: “Dopo i nostri interventi, la Giunta Comunale, -  è scritto nel documento, - ha presentato un inutile e tardivo ricorso al TAR, ben oltre 2 anni dalla delibera regionale del 2013.   La procedura per la formazione del Comitato Civico (presieduto dal Sindaco) si è  avviata a fine novembre 2015, e l'unica infruttuosa riunione si è tenuta il 05.02.2016.  Come si può rilevare vi è una costante: essere INTEMPESTIVI!!!”

I cittadini che hanno sottoscritto una petizione proprio in merito a questi lavori che sconvolgeranno Valle di Maddaloni non si oppongono, in realtà, all’opera nel suo complesso, ma “chiedono di rivedere il progetto in argomento”

“L’attraversamento al centro del paese, - hanno spiegato i firmatari, - la vicinanza del tracciato a numerose abitazioni, oltre a quelle che saranno abbattute, rendono scarsamente mitigabili gli impatti, sia durante la fase di costruzione che quella di esercizioni, in particolare poi per la realizzazione nel paese del viadotto di 329 metri che danneggerebbero in maniera irreversibile il paesaggi”.

Giuseppe Tallino

CLICCA QUI PER LEGGERE IL COMUNICATO INTEGRALE DEL PARTITO DEMOCRATICO