Ore 12,50 POLITICA E RIFIUTI. Mentre scoppia il caso Vassallo, Cosentino affronta le sue dichiarazioni in aula

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L'esame di Nicola Cosentino, condotto dagli avvocati Montone e De Caro, stamattina, nel corso del processo Eco4, è entrato nel vivo, trattando le dichiarazioni di uno dei principali accusatori dell'ex sottosegretario all'economia, Gaetano Vassallo, personaggio di nuovo sotto i riflettori per il libro che ha scritto con la giornalista De Crescenzo e per il rifiuto del sindaco Renato Natale di presentarlo a Casal di Principe

"Ricordo di averlo visto una sola volta, tra il 2002 e il 2003. Mi venne accompagnato dal coordinatore di Cesa, Pino Sarpo, nel mio ufficio di segreteria. (...)Non sono mai stato candidato nel collegio di S. Cipriano. (...) Se lui dice di aver visto questo Bernanrdo Cirillo negli anni '80, come avrebbe potuto organizzare per me una manifestazione elettorale? Si sarà confuso. Lincontro che avrei avuto presso il suo cantiere con le maestranze di San Cipriano è totalmente destituito di fondamento."

L'imputato, interrogato da Montone, ha, ripercorso anche le candidature di Mario Gatto e Giuliano, del 1996, quando era consigliere regionale inserito poi nella corsa parlamentare nel collegio di Capua-Piedimontematese

"Forza Italia, - ha continuato Cosentino, non faceva i congrssi e non tesserava i cittadini. Questo è avvenuto dal 2004-2005, ma fino ad allora non eleggevamo i coordinatori. Che Vassallo dica di aver fatto le tessere per far eleggere coordinatore di Cesa, Pino Salpo, è del tutto destituito di fondamento." "Non ho mai partecipato a cene dal ristorante Zi Nicola, - ha smentito ancora l'imputato. - Ho partecipato a manifestazioni ad Aversa di Santulli e Giuliano, ma a cene no, non ero candidato in quel collegio. (...) I fratelli Orsi non mi avevano mai parlato di questo Vassallo. (...) Non ho mai incontrato questo signore insieme a Orsi. (...) Non frequentavo Bernardo Cirillo, lo ricordo come mio ammiratore calcistico." (...) Gli Orsi politicamente non erano a me vicini, votavano Sagliocco, noi di Forza Italia, invece Pietropaolo Ferraiuolo. Alle provinciali Valente e company votano An, perche tutti questi nella fase della costituzione dell'ati Florambiente dovevano venire da me?" L'ex parlamentare ha raccontato, al collegio presieduto dal giudice Guglielmo, anche i motivi alla base dell'incarico di coordinatore regionale, affidatogli da Berlusconi, e la nomina, del 2008, a sottosegretario all'econonomia.

"Vassallo, - ha ripreso Cosentino il filo delle contestazioni, - non mi poteva votare nel 2001 perché non ero candidato nel suo collegio. (...) Ero candidato eletto, nominato nel listino bloccato. (...) Mai ricevuto telefonate da Vassallo. (...) Mai parlato con mio fratello di questo signore per farlo entrare negli affari dei distributori."

Montone ha domandato al suo assistito le disponibilità economica del Ce4 e dell'Eco4.

"Non me ne sono mai occupato, - ha precisato Cosentino. - L'unica volta che mi relazionai con Valente su questo è quando mio fratello mi disse che non gli pagavano le forniture da mesi. E Valente mi chiarì che non avevano soldi. (...) L'autonomia del Consorzio derivava dalla struttura commissariale. Poi furono superati con il bacino unico e avvenne già nel 2002, quandi Ventre fece ricorso al Tar bloccando quell'orientamento. (...) Io, Landolfi, Coronella e altri ci siamo battutti per non realizzare il termovalorizzatore a S. Maria La Fossa. (...) Non ho mai fatto pressione, - ha chiarito l'ex parlamentare, - per edificare quella struttura".

"In un paio di occasioni, - ha aggiunto l'imputato sui suoi rapporti con i commissari di governo, - ci sono stati incontri, ma c'erano anche altri parlamentari, come Coronella: si trattava di riunioni partecipate"

Giuseppe Tallino