CAMORRA e POLITICA. Il pentito parla dei Madonna. E sull’ex sindaco: «Quando si candidò Parente, Zagaria gli fece prendere voti»

Santamaria Parente Madonna Zagaria c

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Tante intercettazioni, tanto e faticoso lavoro sulle "carte" comunali, sui documenti riguardanti gli appalti al comune durante la gestione Parente.  Tuttavia, l’azione investigativa dei militari dell’Arma di Grazzanise, guidati dal comandante De Santis, avviata nel 2013, che stamattina, su richiesta della Dda, ha portato all’arresto di 8 indagati (CLICCA QUI PER LEGGERE LE INTERCETTAZIONI), è stata decisivamente puntellata anche dalle dichiarazioni di pentiti di primo piano del clan dei Casalesi.

Nell'ordinanza firmata dal gip Di Palma sono state inclusi, infatti, stralci di verbali resi da Massimiliano Caterino, ex braccio deMassimiliano Caterinostro di Michele Zagaria.

‘O Mastrone, nel giugno del 2014, ha riferito alla Dda sugli imprenditori di Casal di Principe, i fratelli Nicola e Francesco Madonna.

“Ricordo, - ha dichiarato il collaboratore, -  ancora nel 2009, quando fui scarcerato, parlando con Carmine ZAGARIA, appresi dallo stesso che il ZAGARIA Michele si era riavvicinato al MADONNA e lo stava aiutando a prendere un appalto a Grazzanise i cui proventi li avrebbe dovuti dividere al 50% con i Michele ZAGARIA”. Caterino, nel corso dello stesso interrogatorio, ha pure riferito sull’ex sindaco Enrico Parente. “Le posso dire, - ha detto il collaboratore, -  che quando lo stesso si candidò alle elezioni, non ricordo il periodo, ZAGARIA Franco, cognato di ZAGARIA Michele, gli fece prendere i voti dando ordini a IANUARIO Gino  e SANTAMARIA Antonio, referenti del gruppo ZAGARIA su Grazzanise per farlo votare poiché erano di Cancello Arnone ed erano vicino a Grazzanise. Queste cose le seppi da Carmine ZAGARIA che mi incaricò di contattare IANUARIO e SANTAMARIA per far prendere i voti elettorali al sindaco di Grazzanise. Mi riferisco al periodo settembre 2002 anche se non ricordo la data con precisione. In cambio di questi voti venni a sapere sempre da Carmine ZAGARIA che il sindaco era a disposizione del gruppo per far prendere gli appalti d'interesse così come è successo nel caso di Franco MADONNA di cui prima vi ho riferito.”

Accusa forte quella del pentito, un'accusa, non condita da estremi temporali, che va comunque ad inficiare le vittorie elettorali de La Svolta con la presunta intromissione di Francuccio 'a benzina, cognato del boss di Casapesenna.

Per ora ci troviamo alla fase preliminare di un percorso giudiziario che si prospetta lunga, complesso. Il tempo e le sedi di giustizia chiariranno e verificheranno le tesi dell'antimafia partenopea.

Giuseppe Tallino