Tutti i nomi. Camorra e cerimonie gratis. Continua il processo ai Gallo e al boss Di Lorenzo

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L’inchiesta della Dda che nel febbraio dell’anno scorso ha condotto la Guardia di Finanza ad arrestare Gaetano Di Lorenzo, affiliato al clan dei Muzzono di Sessa Aurinca, e Domencio e Pasquale Gallo, padre e figlio, è basata sulle denunce sporte dai proprietari del ristorante 'Mama casa in campagna', Federico Falco e Carlo Emini, i quali, stando all'impianto accusatorio, dopo aver dovuto tenere vari ricevimenti non retribuiti, hanno deciso di raccontare tutto all'autorità giudiziaria.

In questo procedimento, che è già approdato al Tribunale di S.Maria, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Orazio Rossi, risultano imputati anche Vincenzo Gallo e Giuseppe Chierchia, genero di Di Lorenzo.

Nell’udienza svoltasi stamattina è stato ascoltato Pasquale Gallo, ex guardia penitenziaria dedicatasi, a seguito della parentesi nella polizia carceraria, all'imprenditoria, con la gestione di un’attività di ingrosso situata a Cellole, a pochi passi del Mama.

La posizione dell’imputato, nel corso del dibattimento, ripercorrendo le diverse testimonianze, si è aggravata rispetto al ruolo inizialmente attribuitogli nella vicenda dalla Dda di Napoli.

Durante l’esame, poche ore fa, Pasquale Gallo ha parlato  del suo rapporto di amicizia con Federico Falco. L'imputato ha informato anche il collegio della relazione lavorativa tra la sua attività ed il Mama, aggiungendo, inoltre, di aver sempre pagato le  cerimonie che lui stesso o i suoi congiunti avevano tenuto presso la struttura di Cellole.

Gallo, nella parte finale dell'interrogatorio condotto dalla difesa, ha chiarito di non aver mai presentato Di Lorenzo ai proprietari del Mama pretendendo a favore del boss la gratuità dei servizi elargiti dal ristorante.

Il collegio difensivo è formato dagli avvocati Alfonso Baldascino, Domenico Della Gatta, Trofino, Luigi Iossa e  Di Matteo.

Giuseppe Tallino