CANCELLO ED ARNONE: “Lectura Dantis” del gruppo “Letteratitudini”

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Cancello ed Arnone – Un incontro esaltante quello del 27 gennaio 2016 con Letteratitudini  che, per il consueto incontro mensile, ha organizzato una “Lectura Dantis”, in occasione del 750esimo anniversario della nascita del padre della “Divina Commedia”.

Come sappiamo per questa ricorrenza tutta l’Italia ed anzi l’intera Europa si è inchinata davanti al genio di Dante Alighieri. Per l’occasione sono stati organizzati molteplici eventi: mostre, letture, convegni e conferenze, concerti di musica classica e contemporanea, spettacoli di teatro e di danza, video installazioni e proiezioni, lectio magistralis, summer school con i massimi protagonisti della scena culturale nazionale e internazionale e studiosi di letteratura dantesca.

Anche il gruppo culturale di Cancello ed Arnone “Letteratitudini”, gli amanti della letteratura, non ha voluto mancare a questo appuntamento.

La serata, che si è svolta, come sempre, nel salotto letterario di Matilde Maisto, coordinatrice del gruppo, è stata veramente molto bella e coinvolgente. Si sono, infatti, sentite voci nuove, voci al di fuori del solito coro, voci di giovani liceali che a turno hanno recitato dei versi della Commedia, oltre, naturalmente, alle voci dei componenti storici del gruppo.

Ha dato inizio alle ‘danze’ la giovane Grazia Pezzolo con il canto I dell’Inferno “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita…”.                                                                                                                 E’ stata poi la volta di Sara Giannoccari con il canto V “…  Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona…”.                                                                                                                 Licia Conte, Invece, ha letto dei versi dal canto X “Ed el mi disse: "Volgiti! Che fai? Vedi là Farinata che s'è dritto:da la cintola in sù tutto il vedrai...”. E’ poi intervenuta Alessia Stolfo con alcuni versi del Canto XIII “… Uomini fummo, e or sem fatti sterpi:ben dovrebb'esser la tua man più pia, se state fossimo anime di serpi ...”.                                                                                                         A seguire Concetta Amodio con ulteriori versi del Canto XIII “…"...L'animo mio, per disdegnoso gusto,credendo col morir fuggir disdegno, ingiusto fece me contra me giusto...".                                                                                                                                  La serata è continuata con la lettura del canto XXXIII dell’Inferno da parte di Matilde Maisto e Gaetano Viola: “…Tu dei saper ch’i’ fui conte Ugolino, e questi è l’arcivescovo Ruggieri: or ti dirò perché i son tal vicino…” – “…  Rispuose adunque: «I’ son frate Alberigo; i’ son quel da le frutta del mal orto, che qui riprendo dattero per figo».

Successivamente Raffaele Raimondo ha letto versi del Canto V del Purgatorio “…  «ricorditi di me, che son la Pia: Siena mi fé, disfecemi Maremma: salsi colui che ‘nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma”.

Poi Laura Sciorio ha declamato i versi del Canto VI del Purgatorio “…   «O Mantoano, io son Sordello de la tua terra!»; e l’un l’altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!...”

La lettura è proseguita con Felicetta Montella con il Canto VIII del Purgatorio “…  quando sarai di là da le larghe onde, dì a Giovanna mia che per me chiami là dove a li ‘nnocenti si risponde…”.

Infine Marinella Viola ha declamato versi del Canto III del Paradiso “…  "Frate, la nostra volontà quieta virtù di carità, che fa volernesol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta..." .

Matilde Maisto nel ringraziare tutti gli intervenuti si è rivolta soprattutto ai giovani, dicendo che la loro partecipazione all’incontro  è stata assolutamente preziosa, perché i giovani sono il futuro, sono i rami nuovi germogliati da alberi secolari.

Il coinvolgimento in attività culturali contribuisce allo sviluppo personale dei giovani – prosegue la Maisto - aiuta ad accrescere il loro senso di appartenenza alla comunità. Accedere alla cultura può rafforzare la loro consapevolezza di condividere un patrimonio culturale comune e promuovere una cittadinanza attiva aperta al mondo.

La promozione della cultura tra i giovani è di importanza cruciale per il sostegno del loro sviluppo personale e un’attiva inclusione nella società. La loro creatività contribuisce al benessere sociale ed individuale ed anche alla prosperità economica. Sostenere l’energia creativa dei giovani e la loro capacità di innovazione significa aiutarli a sviluppare le proprie potenzialità.

Questo, in breve, l’invito che la Maisto ha rivolto ai giovani presenti, affinché proseguano il loro coinvolgimento con il gruppo culturale “Letteratitudini” sito sul territorio di Cancello ed Arnone. Purtroppo- ella conclude – il nostro paese non offre molte possibilità culturali extrascolastiche.                                      Elisa Cacciapuoti