Scritta araba compare sulle mura del cimitero: indaga l’antiterrosimo

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Una scritta su un muro, poco cambia se del centro o della periferia, che esprime un messaggio offensivo, volgare, ormai, non fa più notizia: siamo tempestati dalla barbarie poco artistica di writers improvvisati, che con la street art hanno poco a che fare.

Quando un graffito, però, è tracciato in lingua araba su un luogo sacro, in un piccolo paese del meridione, di Terra di Lavoro, assume inevitabilmente un nuovo valore mediatico: è segno dei tempi, è la manifestazione, scontata ma non ancora metabolizzata, della presenza di una cultura distante da quella europea.

Una scritta araba, di colore rosso, da circa un mese, è apparsa sul muro che delimita il camposanto di Villa Literno, paese dell'agro aversano caratterizzato da una sostanziosa presenza di extracomunitari di religione musulmana.

 ricevendo, tuttavia, responsi diversi, che oscillano dal contenuto antisemita all’ingiuria verso i cristiani.

Tutti i pareri ottenuti, però, oltre alla sgarbatezza, all’insulto, hanno un minimo comune denominatore: la scritta appare sostanzialmente sgrammatica.

Tale fattore, se ulteriormente confermato, potrebbe aprire ad una pista chiara, da percorrere per individuare l’autore della frase: non è da escludere, infatti, che l'iscrizione potrebbe esser stata effigiata anche da occidentali desiderosi di maneggiare, con fine ignoto, una lingua da loro conosciuta maccheronicamente.

Solo ipotesi, per ora. Non bisogna escludere nessun movente. Intanto, a quanto pare, nei giorni scorsi, si sarebbe messo già a lavoro, per far chiarezza sull'accaduto, il reparto antiterrorismo di Napoli.

Giuseppe Tallino


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