Incendio Fiumarella, difficile parlare delle conseguenze

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E' stato un incendio le cui conseguenze si ripercuoteranno sul territorio e sugli abitanti della zona. Su questo i volontari DEA e OCC Grazzanise, non hanno dubbi, essendo consapevoli dei rifiuti abbandonati presenti lungo il cammino delle fiamme che ieri ha tracciato i confini del canale Fiumarella.

Rifiuti, anche pericolosi, segnalati alle autorità e di cui avevano chiesto la rimozione. Un pezzo di territorio per il quale avevano chiesto la messa in sicurezza con un'adeguata bonifica.

Non hanno esitato a portarsi sul posto mentre ancora il fumo lambiva la strada, senza poter scendere dall'auto a causa dell'aria irrespirabile. Il fuoco ha bruciato di tutto, là dove forse non si può parlare di combustione di sterpaglie.

questo l'appello dei volontari alla popolazione e alle autorità:
Immagine"Purtroppo i roghi dolosi di rifiuti rappresentano un'azione illecita con l’inevitabile immissione di inquinanti in atmosfera e nei terreni. In questi ultimi mesi il fenomeno sta assumendo gravi dimensioni incontrollabili e a causa di queste azioni illecite, messe in atto da assassini senza scrupoli, molti cittadini devono essere costretti a subire effetti sulla salute e sull’ambiente già fortemente compromesso.
'Inoltre un altro aspetto da non sottovalutare, e da attribuire alle inadempienze delle amministrazioni comunali che non le effettuano, le mancate anche se dovute bonifiche dei materiali illecitamente abbandonati.
Non è difficile capire quali potranno essere gli effetti degli incendi che in questo ultimo periodo hanno interessato l’intera penisola, in particolar modo restando nella nostra zona Grazzanise e Santa Maria la Fossa dove ci sono stati numerosissimi roghi di materiali pericolosi, in particolar modo amianto, denunciato a mezzo pec svariate volte dagli O.C.C Grazzanise e dall’associazione DEA. Effetti che non saranno immediatamente visibili, ma sicuramente negli anni piangeremo per le conseguenze nefaste sulla nostra salute. Cerchiamo di non dare priorità alle cose materiali e di apparenza, piuttosto pensiamo all’ambiente".
Red. Trib.24