IL PUZZO MORTIFERO DELL’AGNENA. Con l’ambiente non si scherza: non calate i riflettori sul canale

Agnena

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La questione è delicata. Di mezzo c’è la salute del territorio e, di conseguenza,  quella degli uomini, messa a dura prova da un tanfo insopportabile.

La puzza, percepita a Brezza, nella zona attraversata dal canale Agnena, non è scomparsa. Stando ad alcune testimonianze, infatti, sembra che un’altra ondata del miasma sia stata avvertita venerdì scorso.

Mesi addietro la popolazione, con il supporto di Senso Civico, ha tenuto pure una pacifica protesta per manifestare il proprio disagio, disponendosi lungo i bordi della strada che collega la frazione grazzanisana a Sant’Andrea.

Qualcosa, però, si è mosso. Il sindaco ha emanato un’ordinanza “di divieto temporaneo precauzionale di prelievo e utilizzo delle acque del canale agnena a fini irrigui” e l’Arpac è entrata in azione per realizzare dei prelievi

I consiglieri di minoranza Petrella e Carlino, di recente, hanno presentato anche un’interrogazione all'amministrazione per chiedere di conoscere i risultati delle analisi ambientali.

Già per troppi anni Terra di Lavoro ha mostrato poca attenzione nei confronti dell’ambiente. Questa tendenza sbagliata fortunatamente si è (almeno in parte) invertita. Non bisogna calare i riflettori sull’Agnena e sui disagi patiti dai residenti della zona percorsa da quel canale. Con l'ambiente non si scherza.

Giuseppe Tallino