Quartieri di Vita: la Teens Park convince

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Entusiasmo e adrenalina da vendere l'altro pomeriggio alla 'Gravante' di Grazzanise.

A esibirsi i fantastici ragazzi della Teens Park guidati da dal duo Costa/Nardelli che hanno accettato la sfida allestendo uno spettacolo per il Festival Internazionale Quartieri di Vita in una decina di giorni.

Non c'è stato spazio per riposarsi, né fisicamente né mentalmente perché è stato necessario mettere giù le idee e realizzarle.

Dall'input lanciato da Nardelli con 'Le Città Invisibili' di Italo Calvino e dalla richiesta di Costa di guardare il territorio con occhi attenti, il gruppo si è amalgamato tirando fuori ciascuno il meglio di sé. Un testo scritto da dieci ragazzi che hanno messo insieme quattro continenti.

Uno spettacolo in cui la tecnologia ha fornito la giusta scenografia. Suoni, video, immagini che hanno raccontato l'Incanto e il Disincanto di un territorio meraviglioso quanto martoriato grazie alla sensibilità di Christian Costa e Antonio Nardelli che non ha mai smesso di guardare in alto, che ha sempre guardato avanti, che ha sempre creduto in ciò che in questi anni ha offerto ai ragazzi del Basso Volturno.

E' la seconda volta che l'Europa viene a Grazzanise grazie alla Teens Park; anni fa con un progetto europeo realizzato da Giuseppe Florio e ora con il Campania Festival.

Tecnico, scenografo, direttore artistico, regista... Nardelli tuttofare, come i suoi ragazzi impegnati nella scuola di teatro dove insegna a essere pronti a qualsiasi evenienza, riuscendo, da solo, a gestire e tamponare tantissime falle.

A Grazzanise, l'altro pomeriggio, si sono ritrovate il doppio delle persone attese tra parenti dei ragazzi; rappresentanti della Fondazione Campania dei Festival con la Direzione Artistica.

316425509_554062186728570_1015626073568482184_nEntusiasmo alle stelle per l'originalità del tema e la sua presentazione, successo meritato per i due registi, artefici del miracolo Quartieri di Vita che si sono avvalsi dell'aiuto concreto di Lavinia Verrengia per il sostegno e le pubblicazioni sui social; Alessandro Nardelli per le immagini che renderanno l'esperienza indimenticabile e paolo Nardelli che quotidianamente è stato presente in qualità di accompagnatore trasportando in giro tra Castel Volturno e Grazzanise i ragazzi che di sicuro avranno modo di presentarsi su palchi internazionali.

Noi di Grazzanise ringraziamo loro e la loro disponibilità e prontezza ad accettare la sfida. Grazie a Mario Cepparulo, Nathasha Chaudhary, Giuseppe De Lucia, Antonio Di Tella, Sara Labaran, Paolo Natale, Victor Obsyagbonna, Rebecca Osasere Okungbowa, Giacomo Riccardo, Davide Vivo.

Costa e Nardelli hanno saputo confrontarsi e 'limarsi' a vicenda per estrapolare il316414548_554062193395236_4930607929054095079_n meglio dai ragazzi che si sono affidati alla loro guida riuscendo nell'intento e interagendo con empatia, facendo collimare le finalità che si erano ripromessi, ottenendo un risultato strepitoso.

Questa la presentazione 'ufficiale' del progetto, ovvero cosa, come e perché si è deciso di lavorare nel modo che li ha condotti a presentare quel tipo di spettacolo la cui Prova Aperta ha ricevuto l'attenzione del TG Campania:

"Le città visibili. Tra incanto e disincanto Quartieri di Vita 2022 Christian Costa e Antonio Nardelli con l’Associazione Teenspark di Grazzanise (CE). In collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma. I partecipanti al workshop: Mario Cepparulo, Nathasha Chaudhary, Giuseppe De Lucia, Antonio Di Tella, Sara Labaran, Paolo Natale, Victor Obsyagbonna, Rebecca Osasere Okungbowa, Giacomo Riccardo, Davide Vivo. Concepire e realizzare un’idea di rappresentazione teatrale coinvolgendo 10 ragazzi (provenienti da quattro continenti!) che non fanno abitualmente teatro in soli 10 giorni di prove aperte. Questa la sfida che ci ha proposto la Fondazione Campania dei Festival per Quartieri di Vita 2022. Una sfida che abbiamo raccolto con piacere e ambizione, consapevoli di quanto poche siano le occasioni di portare un progetto culturale di profilo europeo in territori periferici come quello del Basso Volturno. Abbiamo deciso di comune accordo di mettere i ragazzi al centro del progetto, facendo loro scrivere dieci testi (dieci città im/possibili e in/visibili ispirate a Le città invisibili di Italo Calvino), facendo loro scegliere come interpretarli, facendo fare loro riprese e registrazioni con strumentazione professionale, andando insieme in cinque field researches sul territorio di Grazzanise/Castel Volturno a registrare suoni, fare foto e video. Questa prova aperta presenta dunque 10 momenti narrativi in cui ogni partecipante al workshop interpreterà il proprio testo, entrando in dialogo con il resto del gruppo e con il pubblico. 317099461_560780566056732_7147845330292516507_nAbbiamo rifiutato fin dal primo momento l’idea di una rappresentazione unidirezionale, su di un palco, con il pubblico a guardare seduto. Abbiamo preferito portare i ragazzi nello spazio aperto a nostra disposizione (un’aula magna di una scuola, vista l’assenza di spazi propriamente teatrali nell’area), facendoli interagire a 360 gradi con testi, video, audio e pubblico. Una scelta difficile e rischiosa, assai distante dalla comfort zone di ragazzi non abituati ad un confronto così diretto e ad una improvvisazione così radicale. Desideriamo sottolineare, infatti, quanto questi dieci momenti rappresentativi si basino su di un canovaccio di azioni/reazioni e movimenti da improvvisare al momento. Una costruzione partecipata di un momento performativo che cerca di raccontare un territorio tanto pittoresco dal punto di vista naturalistico quanto difficile e devastato da parte dell’uomo. Ovviamente 10 giorni di prove, lavorando 3 ore al giorno con ragazzi che devono comunque andare a scuola o all’Università, bastano a malapena a delineare i contorni di una sfida così ambiziosa. I progetti come questi, tuttavia, sono come semi, che talvolta sbocciano in piante caparbie e resistenti. Tra noi si è sviluppata da subito una forte simpatia personale ed un comune sentire artistico e sociale/politico che ci ha fatto decidere fin dai primi giorni di continuare a lavorare a questo progetto per un lungo tempo, per raccontare e rappresentare quanto meglio questa complessa realtà. Vogliamo continuare a sviluppare questi nuclei narrativi e portare questo spettacolo in giro per l’Italia e il mondo. Contiamo sul vostro aiuto!

Christian Costa e Antonio Nardelli".

redazione tribuna24