ARTEMI, la galleria amica delle arti libere

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Comunicato Sampa

In provincia di Caserta, precisamente a San Nicola la Strada, presso il civico 136 di via Domenico Gentile, la galleria d’arte Artemi, di Emilia Della Vecchia, ha scalato, in brevissimo tempo (inaugurata nel 2020), la vetta della mediazione tra le svariate declinazioni dell’arte e il pubblico, il quale, appassionato o semplicemente curioso, continua a puntare la lente d’ingrandimento sulla magia che rende il lavoro di pittori, scultori, musicisti, scrittori, poeti, attori, etc, unico e speciale. Uno spazio che,in sintonia con il suono le immagini e le parole, incorniciato dalle opere di artisti partenopei e salernitani, quali Davide Mirabella, Alessandro Borrelli, Francesco Galdo e appunto, Emilia Della Vecchia, ha dichiarato da subito la sua devozione all’esperienza visiva, tattile, sensoriale, concettuale ed emozionale delle arti, aprendosi ad una realtà che sfugge alla prima occhiata, ed anche alla seconda, ma non alla sensibilità di ‘occhi’ strutturati ad andare di là della superficie. Artemi è una dimensione di dialogo, di confronto tra e coni pensieri e le volontà visionarie, avanguardiste, utopiche di coloro che si impegnano a superare l’ostacolo della sterile 331424557_2656109837862251_6022941912103290566_ne passiva curiosità. Impedimento che come una morsa soffoca, stritolala nostra società, una comunità quella campana, un tempo protagonista del panorama storico-artistico, grazie ai ‘raffinati intelletti’ di importanti figure come i coniugi Bianca e Filiberto Menna, i coniugi collezionisti Lia e Marcello Rumma promotori del movimento di Arte Povera con Germano Celant, ai critici d’arte Angelo Trimarco, Achille Bonito Oliva, solo per citarne alcuni, autori di stimoli e riflessioni che hanno smosso, agitato, spronato la cultura e l’arte del centro sud dagli anni Sessanta (del secolo scorso) in poi.

La galleria di Emilia, sin dal suo primo giorno, si è preposta l’obiettivo di facilitare il dialogo con l’arte, in ogni sua manifestazione, riempendo le sue giornate con laboratori di disegno, di pittura, di scultura aperti a tutte le fasce d’età, da quella più tenera a quella più navigata.Sconfinando nel settore dell’antropologia, fulcro della volontà della gallerista è ‘educare alla sensibilità’ verso l’altro, sé stesso, e l’ambiente. «Riappropriarsi dell’educazione per svolgere un processo artistico collettivo, dinamico e funzionale, aperto alla complicità e all’integrazione […] » fa di artisti come Beuys, Pistoletto, Stampone, ‘educatori sociali’votati a sconfiggere pregiudizi e falsi331576592_2402245666604897_6425745327220702089_n idolatrie. L’arte, in quanto pratica educativa, ha il compito di raggiungere menti e cuori giovani e vissuti, mostrare loro come ‘note di colore possano illuminare vicoli oscuri e riscaldare gelide vette’.

Il piacere della condivisione, la meraviglia della scoperta, il calore delle emozioni, il raziocinio dell’equilibrio sono i criteri di fondo dello spazio d’arte ‘artemiano’. Una totalità decantata e disperatamente cercata in Europa agli inizi del Novecento, identificata nel termine tedesco Gesamtkunstwerk – in italiano ‘Opera d’arte totale’ ––e che per Hermann Nitsch, artista austriaco scomparso nell’aprile del 2022, prende forma nel H. Nitsch Museum, nato dall’amicizia con il collezionista partenopeo Giuseppe Morra, nel cuore di Napoli. La completezza è la chiave di volta della galleria di San Nicola la Strada, in quanto luogo di conservazione ed esposizione di opere itineranti, di esibizioni, performance di musicisti, di attori, di scrittori poeti, protagonisti di eventi mirati, ma anche palcoscenico di giovani studenti strumentisti dell’Accademia Musicale Yamaha,diretta dalla professoressa Mena Santacroce, con cui Emilia Della Vecchia collabora da anni.

331471278_608677907738432_8948711192463257907_nI ‘racconti’ narrati ad Artemi mirano a riorganizzare la cultura, ad entrare in contatto con l’uomo e la collettività, a edificare spazi morali e di contenuto. Esperienze che avvicinano, mescolano, ampliano ideologie albergate nella speranza dostoevskijana che 'la bellezza salverà il mondo'.                               

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Nunzia Giugliano